Portfolio Lamborghini/4: al volante della 400 GT

UN PEZZO DI STORIA. In tutta la produzione di Sant’Agata Bolognese i modelli a motore anteriore rappresentano una minoranza e già questo sarebbe un ottimo motivo per essere curiosi della Lamborghini 400 GT. Se poi pensiamo che questa è l’evoluzione della prima vettura uscita dai cancelli di Sant’Agata Bolognese, allora l’attenzione è massima. La 400 GT inizia a essere costruita nel 1966, con il V12 portato a 4 litri che era già stato impiegato nelle ultime ventitré 350 GT prodotte.

Lamborghini 400 GTL’ESSENZA DEL GRANTURISMO. Così come la capostipite della produzione emiliana, anche la Lamborghini 400 GT viene realizzata dalla Carrozzeria Touring: ha un abitacolo rielaborato e più ampio, che la rende quasi una quattro posti. In circa quattro anni ne vengono costruite solo 250 e oggi vale circa mezzo milione di euro. All’epoca era una delle migliori granturismo disponibili sul mercato, ma anche la perfetta espressione dell’obiettivo iniziale di Ferruccio Lamborghini, ovvero realizzare la GT più comoda e veloce in assoluto.

Lamborghini 400 GTLA FRIZIONE. La prima cosa che mi viene in mente quando entro nell’abitacolo è la leggendaria diatriba tra Ferruccio e Enzo Ferrari sulla frizione delle Ferrari che, a detta di Lamborghini, sarebbe stata fragile e troppo pesante. Quindi è con la curiosità di un bambino che mi accingo a premere il pedale fino in fondo per risvegliare il V12. In effetti lo sforzo richiesto è del tutto normale e i dodici cilindri cantano in modo molto più sommesso ed elegante rispetto a quelli che si trovano sotto il cofano della Miura.

Lamborghini 400 GTVELOCE CON CLASSE. Anche lo stacco è perfetto, così come la modulabilità del pedale. La frizione della Lamborghini 400 GT sembra quella di un’auto moderna di media cilindrata. Il motore, invece, no. Ai bassi regimi è fluido e pacato, ma quando si iniziano a superare i 3500 giri tira fuori la sua natura corsaiola e l’ago schizza verso le zona rossa. La coupé emiliana guadagna velocità rapidamente e con un certo aplomb, mentre l’abitacolo viene invaso dalla melodia suonata dai 12 cilindri. Anche il cambio è facile da usare, le cinque marce entrano senza particolari problemi, forse anche grazie ai sincronizzatori firmati Porsche.

Lamborghini 400 GTSTERZO O TIMONE? Alla fine l’esperienza peculiare è quella che restituisce lo sterzo, tra la corona immensa (bellissima, di legno) e la grande demoltiplicazione. Più che guidare un’auto sembra di stare al timone di una barca a vela, ma dopo che ci si fa l’abitudine, in realtà si scopre una certa precisione e si riescono a disegnare bene le traiettorie. I freni, invece, non creano problemi: naturalmente la potenza è quella che è, ma sembra commisurata alla mole e alle prestazioni dell’auto.

Lamborghini 400 GTLA GLORIA DEL V12. A questo proposito, il V12 4 litri con le bancate a 60° della Lamborghini 400 GT eroga 320 CV a 6500 giri, con una coppia massima di 372 Nm a 4800 giri. Noi lo abbiamo trattato con grande rispetto, ma teoricamente, se sollecitato a fondo, potrebbe spingere la 400 GT fino a 270 km/h. Oggi è una velocità che raggiunge anche una “hot hatch”, ma ve la immaginate ne 1966?

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