
Prendi fiato: questa BMW M1 è davvero pazzesca!
Piccola introduzione storica: è il 1972, le Olimpiadi si svolgono a Monaco e per l’occasione la BMW sfoggia una concept car inedita, qualcosa di assolutamente futuristico per l’epoca, la Turbo Concept. Portiere ad ali di gabbiano, motore centrale 2.0 turbo da 200 CV, tagliente linea a cuneo con ruote posteriori carenate e, udite udite, un radar che avvisa il guidatore nel caso si avvicini troppo a un’altra vettura. Di fronte a un’auto così, il pubblico rimane a bocca aperta, così la casa tedesca decide di trasformarla – con l’aiuto del reparto Motorsport – nella M1, una supercar a motore centrale da sfruttare anche in gara, nel Gruppo 5 e nel monomarca Procar.
UNA VERA SUPERCAR. Il risultato finale è pronto nel 1978: squadrate e affilate forme disegnate da Giugiaro, baricentro a un niente da terra, sospensioni indipendenti a quadrilatero firmate Dallara, Abs, doppio serbatoio, iniezione Kugelfischer, lubrificazione a carter secco e, dietro l’abitacolo a due posti secchi, un sei cilindri in linea da 3,4 litri di cilindrata capace di sprigionare quasi 280 CV. Il cambio, della ZF, è un manuale a cinque marce con la prima in basso e fa il paio con un differenziale autobloccante. Le prestazioni? Da supercar: “0-100” in 5,6 secondi e 262 km/h di velocità massima. In tre anni, la BMW produrrà 400 M1 stradali e 56 da corsa.
LOOK ESAGERATO. Una delle 71 BMW M1 stradali rosso vivo costruite sarà protagonista al prossimo Concorso d’Eleganza di Villa d’Este ed è una delle M1 stradali più spettacolari di tutte. Il primo proprietario è Frank Farian, cantautore e produttore tedesco famosissimo in patria, non certo una personalità timida e spenta. Ecco perché Farian fa modificare la propria M1 così da farla somigliare il più possibile alla Procar da corsa, grazie ad un kit estetico esagerato composto da parafanghi allargati, cerchi BBS di 16’’ e un gargantuesco alettone.
MEZZO MILIONE PER AVERLA. Le modifiche richieste da Farian non si fermano all’esterno, ma si estendono all’abitacolo, rifoderato interamente in pelle e con un raffinato impianto audio Becker Mexico con equalizzatori Clarion e un maggior numero di altoparlanti… nel caso non bastasse la melodia del sei cilindri. Dopo essere stata venduta nel 2008, questa arrogantissima BMW M1 è andata a finire in Belgio, nuovamente Germania e poi Svezia, dove è stata completamente restaurata. Con 91.000 km all’attivo (che non sono molti, e poi, almeno, qualcuno l’ha guidata e se l’è goduta…), ora l’auto è pronta per un nuovo acquirente. Il prezzo? La stima oscilla tra i 450.000 e i 550.000 euro.
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