Questa Renault Twingo da 200 CV vuole il ‘Ring

Ha un visino così tenero da essere paragonabile a quello della Mazda MX-5 NA o della Frogeye Sprite ed è così francese che me la immagino colma di baguette fino al tetto (e oltre, nel caso della sfiziosa versione col tettuccio in tela) e con soluzioni talmente intelligenti da essere tutt’oggi una validissima utilitaria. La simpaticissima Renault Twingo prima serie è nata nel 1993, ma nel 2025 continua a fare strage di cuori.

PAZZA IDEA. L’indole tenera della prima Twingo non deve però trarre in inganno: sottopelle cela uno spirito da corsa, una predisposizione innata per la competizione… o perlomeno è ciò che pensano i ragazzi della Rauh Racing, team tedesco composto dai fratelli Felix e Filip, ragazzi cresciuti a pane, Need For Speed e Gran Turismo. Al di fuori dei loro lavori 9-17, i ragazzi spendono ogni risorsa, lacrima ed euro per far crescere il team, che di base ha una regola tanto ferrea quanto fantastica: trasformare in bolidi da corsa le auto più improbabili. Ecco perché il team ha guardato alla Twingo prima serie e ha detto: “Oh sì, farebbe un figurone sulla griglia di partenza di un circuito”, e non come safety car, come concorrente.

TUTTO FATTO IN CASA. Il progetto si chiama Twing.o.a.t. (un gioco di parole tra Twingo e Greatest Of All Time) e prevede di buttare la tenera francesina in pasto a uno dei circuiti più affascinanti e temibili del mondo, il Nürburgring. Sapete già per che auto parteggiare alla 24 Ore del 2026… A quanto pare, il regolamento permette uno swap di motore, a condizione che arrivi dalla stessa casa madre della vettura in questione. La scelta è ricaduta sul pimpante quattro cilindri della prima Clio RS, un 2.0 da 172 CV che i fratelli prevedono di portare a quota 200. Il che significa – associato al peso piuma della Twingo – prestazioni veramente notevoli.

PERCHÉ NO? Per evitare di stamparsi alla prima curva, ovviamente, non basterà cambiare un motore: la Rauh Racing attingerà il più possibile dalla Clio donatrice, monterà sospensioni su misura, un nuovo scarico, freni adeguati a una gara di durata, un roll-bar integrale e tutto ciò che potrebbe rendere competitiva una Renault Twingo decisamente fuori dalla propria comfort zone. La risposta alla domanda “Perché?” ci ha fatto provare ancor più simpatia per il giovane team: “Per correre serve innanzitutto un’auto economica, punto secondo un’auto che possa far parlare di sé e magari attrarre sponsor; e se il progetto andrà male… beh, perlomeno avremo una Twingo”. Come si fa a non tifare per loro?

WORK IN PROGRESS. Il 2.0 è già nel cofano, ma prima che possa essere acceso e reso a prova di bomba servirà ancora un po’ di tempo. Nel frattempo, il team si divertirà correndo con una BMW E46 a gasolio e sviluppando parallelamente altri progetti: una Corvette C5 anti-puristi, una BMW E46 che sembrerà appena uscita da Need For Speed Most Wanted (con la stessa livrea del videogioco) e una MX-5 decisamente fuori dal comune. Troppa carne al fuoco? Ci auguriamo di no. Intanto, i migliori auguri per la Twingo, che non vediamo l’ora di veder sfrecciare tra i cordoli dell’Inferno Verde.