RML Engineering: sembra una 250 SWB ma in realtà…

RML Engineering: sembra una 250 SWB ma in realtà…

La si era potuta ammirare per la prima volta allo scorso Bicester Heritage June Scramble, ma la progettazione dura in realtà da quattro lunghi anni. Un’attesa lunga, impaziente, per una vettura che mira ad unire il fascino classico al lusso e al comfort – oltre che alle prestazioni – moderni. La 250 SWB creata dalla RML Engineering (un’azienda inglese con decenni di esperienza nel Motorsport e nei restauri) nasce in realtà da una Ferrari 550 Maranello, e da essa riprende anche il maestoso V12 da 5.5 litri e 485 cavalli, più che sufficienti per far archiviare lo 0-96 km/h (60 mph) in 4,1 secondi e toccare i 290 km/h di velocità massima. 

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SCHELETRO MODERNO, LOOK CLASSICO. Non sappiamo ancora cosa resti di preciso della 550 a livello di telaio, quel che è certo è che interni ed estetica sono rifatti da cima a fondo, per instillare in questo particolare restomod una classe e un gusto propri degli Anni 60. La carrozzeria è realizzata in carbonio ed è ricca di dettagli ispirati all’antenata, la squisita 250 Short Wheel Base: la griglia anteriore con i doppi fendi, la presa d’aria laterale e quella sulla sommità del cofano, il passaruota spiovente… ogni sforzo è stato dedicato a sottolineare il nesso col passato. Ray e Michael Mallock (le menti dietro alla RML) si sono concentrati ancor di più sugli interni: una profusione di pellame e Alcantara blu a contrasto con cuciture gialle – per riprendere la verniciatura esterna – avvolge il guidatore, che può rallegrarsi di fronte a lussi moderni come il navigatore, l’aria condizionata e la connettività bluetooth. 

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POCO PESO, TANTO COINVOLGIMENTO. Ciò che rallegrerebbe ancor di più noi è certamente il cambio manuale a sei marce con gabbia aperta, sempre preso a prestito dalla 550 e adattissimo per un restomod simile. Contando i chili risparmiati dall’azienda inglese (non è noto un dato preciso al momento) il peso dovrebbe restare contenuto nei 13 quintali, il che significherebbe un ottimo rapporto cv/ton. Il risultato mostra tutto l’impegno della RML Engineering, anche se – non ce ne vogliano lassù a Wellinborough – le proporzioni non riescono a replicare la delicatezza dell’antenata. Il frontale ampissimo fatica a nascondere le ampie spalle della 550 e il profilo (sarà per i cerchi che tentano di replicare i bellissimi Borrani a raggi) pare meno fluido. 

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UNA COMBO PERFETTA, AD UN PREZZO DOLOROSO. Sicuramente incide anche il giallo, una bellissima verniciatura triplo strato che tuttavia non risulta elegante quanto il blu delle prime immagini stampa. Detto ciò il risultato è sicuramente notevole, una super GT con prestazioni da supercar capace di offrire tutte le comodità del 2023, il tutto impacchettato in una carrozzeria ultraleggera ma visivamente classica. Ne sapremo di più a Monterey, dove sarà presentato il primo modello destinato ad un cliente americano. Altri due esemplari sono prossimi al completamento, per un prezzo sconosciuto ma probabilmente vicino al milione di sterline. Ouch. 

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