Torniamo bambini con la Opel Rocks e-XTREME

Torniamo bambini con la Opel Rocks e-XTREME

NON SERVE, MA… SERVE. Quanto può essere utile un enorme alettone, originariamente quello di una Opel Vectra GTS V8 che correva nel DTM montato su un quadriciclo elettrico in grado di esprimere la “bellezza” di 8 CV e raggiungere velocità siderali dell’orine dei 45 km/h? Non siamo ingegneri e non abbiamo alle spalle anni di studi universitari di aerodinamica, ma tenderemmo a ipotizzare che la sua utilità sia pari a quella di una forchetta per mangiare il brodo. Tuttavia siamo anche degli inguaribili “tamarri”, nel senso buono: perché l’eleganza di una Jaguar E-Type è meravigliosa, ma a volte bisogna tornare come quando eravamo giovanissimi e con i Lego costruivamo improbabili macchinine da rally che somigliavano proprio a questa Opel Rocks e-XTREME.

Opel Rocks ExtremeINNO ALLA GIOIA. Per questo, osservando la pazza Rocks e-XTREME, non si può non sorridere, con un po’ di nostalgia di quei bambini che eravamo e che sono rimasti nel passato con tutta la loro spensieratezza. Questa “concept” è nata per gioco dalla mente di Lukas Wenzhöfer, giovane studente di design all’università di Pforzheim/Baden-Württemberg, che qualche mese fa aveva vinto un contest sui social indetto dalla stessa Opel chiamato “Rocks-e Design Hack”. In questo concorso la casa tedesca chiedeva ai creativi di creare la propria versione “pazza” della Rocks-e, gemella teutonica della Citroën Ami, che molto presto verrà declinata anche come Fiat Topolino.

Opel Rocks ExtremeIN OFFROAD SULL’ASFALTO CITTADINO.  Rispetto alla versione standard, sulla Rocks e-XTREME si notano una serie di caratteristiche completamente inutili, eppure molto affascinanti per per una compattissima microcar progettata per non uscire mai dai centri urbani: assetto rialzato, ruote con pneumatici tassellati che escono dal profilo della carrozzeria, vistoso rollbar giallo esterno dotato di due fari a led e l’enorme spoiler posteriore con la scritta e-XTREME 001 sui fianchi.

Opel Rocks ExtremeIL VIRTUALE DIVENTA REALE. La Opel ha accettato la sfida lanciata dal concorso e ha realizzato nel mondo reale un esemplare unico del folle progetto virtuale, cercando di avvicinarsi il più possibile al modello iniziale proposto da Lukas Wenzhöfer in 3D. Ritroviamo quindi le ruote sporgenti per un assetto ampio e sicuro, doppi quadrilateri anteriori e il roll bar giallo brillante. L’Opel Vizor è stato reinterpetato e dotato di luci anteriori a led, mentre il logo Opel turchese risalta maggiormente sullo sfondo nero. E naturalmente lo spoiler, “preso in prestito” dal DTM. Ci piacerebbe che la Rocks e-XTREME facesse anche “broom broom”, ma il motore è rimasto quello elettrico originale. E in fondo forse meglio così: così possiamo imitare noi il rumore con la voce, come facevamo da bambini.

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