Toyoda: l’elettrico non è la soluzione definitiva

Toyoda: l’elettrico non è la soluzione definitiva

“Le auto elettriche non domineranno mai il mercato, nel migliore dei casi arriveranno a una quota del 30 percento”. Non lo ha detto un avventore del bar del paese sorseggiando un prosecco prima di pranzo, bensì Akio Toyoda, che negli ultimi 14 anni è stato il Ceo del primo gruppo automobilistico del mondo e da pochi mesi è il presidente del Consiglio di amministrazione della Toyota. Non è la prima volta che il manager giapponese, diretto discendente del fondatore, esprime a chiare lettere i suoi dubbi sull’elettrico, anzi.

auto-elettrica-ricarcia-ev-generiche-colomnina-3

APPROCCIO TOTALITARIO. Toyoda già diversi anni fa evidenziava le criticità di un approccio totalitario come quello scelto dall’Unione Europea e sottolineava i vantaggi della neutralità tecnologica. Secondo lui i consumatori non dovrebbero essere obbligati ad acquistare auto elettriche e l’industria non dovrebbe subire imposizioni industriali da parte dei politici. Quello che invece conta è combattere la creazione di CO2 e questo si può fare con diverse tecnologie, partendo dall’ibrido fino ad arrivare all’idrogeno.

auto-elettrica-ricarcia-ev-generiche-colomnina-6

UN MILIARDO DI PERSONE. Toyoda è anche scettico sui progressi dell’elettrico, sia a livello di tecnologia che di costi. Per lui, il 30% del mercato è il migliore scenario possibile. Nel dire questo, sottolinea anche che un miliardo di persone non ha accesso all’elettricità e non può nemmeno prendere in considerazione veicoli che da un lato sono costosi e dall’altro dipendenti dall’infrastruttura di ricarica. Toyoda ha poi fatto notare che il percorso verso la neutralità carbonica dipende dalla situazione energetica di ogni singolo Paese.

auto-elettrica-ricarcia-ev-generiche-colomnina-8

ELETTRICITÀ VERDE? Questo è un tema molto importante, perché troppo spesso ci si dimentica di verificare come venga prodotta l’elettricità con cui si ricaricano i veicoli elettrici, che sia in un luogo privato oppure nelle stazioni di ricarica. È un fatto – dichiarato anche da diversi costruttori – che produrre un’auto elettrica generi molta più CO2 rispetto alla produzione di una termica. La sua sostenibilità, dunque, è legata a doppio filo all’approvvigionamento energetico e ad eventuali programmi di compensazione delle emissioni.

akio-toyoda-morizo-6

RIDURRE LE EMISSIONI. A questo proposito, Toyoda ha anche ricordato che, da quando Toyota ha introdotto le auto ibride trenta anni fa, il Giappone è stato l’unico Paese sviluppato ad aver ridotto le emissioni di CO2 del 23%. Un altro pensiero del manager giapponese è che ogni regione, ogni Paese e ogni livello di reddito dovrebbe avere accesso a una mobilità libera. Per questo Toyota continuerà a produrre motori “Non ho dubbi che i veicoli a motore sopravviveranno. Questo non sarà deciso dalla regolamentazione o dal potere politico, ma dai clienti e dal mercato” ha concluso Toyoda.

auto-elettrica-ricarcia-ev-generiche-colomnina-1

IL 2035 HA ANCORA SENSO? Queste ultime parole sembrano trovare riscontro nella realtà, visto che negli ultimi mesi molti costruttori hanno ricalibrato i loro programmi di elettrificazione per via di una domanda inferiore alle attese. In alcuni Paesi, Germania in testa, gli incentivi sono stati cancellati e diverse grandi aziende hanno annunciato tagli ai dipendenti, senza contare il mercato che non decolla. L’interrogativo che sorge spontaneo è: siamo sicuri che puntare al “solo elettrico” entro il 2035 sia ancora la scelta più sensata?

CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO