Tutte le Mercedes SL AMG. Prima della AMG SL…

Tutte le Mercedes SL AMG. Prima della AMG SL…

Settimana scorsa Daimler AG ha tolto i veli alla nuova generazione della regina delle roadster di lusso, la SL. L’erede di una tradizione lunga ormai 70 anni ora sarà un prodotto esclusivamente AMG: due le versioni al lancio, declinate nelle storiche denominazioni SL 55 e SL 63, entrambe spinte dal 4.0 V8 in due livelli di potenza, 476 o 585 cavalli. Entrambe le versioni, per la prima volta su una SL, hanno quattro ruote motrici e sterzanti. Questo è il presente e il futuro della Mercedes AMG SL, ma la sua storia è se possibile ancora più interessante: era il 2002 quando entrava per la prima volta ufficialmente a listino una Mercedes SL AMG, ma certo non si trattava della prima SL a passare dalle parti di Affalterbach: nei due decenni precedenti la roadster di Stoccarda poteva essere fornita con una massiccia dose di cavalli supplementari e con finiture personalizzate in chiave sport-luxury, ordinando la personalizzazione all’atelier AMG, che all’epoca ancora operava a livello tailor-made su pochissime, esclusive unità.

Mercedes SL AMG

Mercedes SL AMG R107

ALLE ORIGINI. La prima SL firmata AMG era basata sulla seconda generazione della ‘Pagoda‘, la serie R107. Si partiva dalla 560 SL 6.0 AMG, con il V8 di serie di 5547 cc riservato ai mercato USA, Giappone e Australia portato a 6 litri di cilindrata e da 245 a 330 cavalli, per arrivare alla SL 60 AMG basata sulla versione restyling del 1986. Un esemplare di questa variante AMG è stata posseduta da Michael Schumacher: carrozzeria blu scuro con capote e selleria in pelle coordinata, presentava volante e strumentazione specifici oltre ad assetto ribassato e gomme maggiorate, al punto da risultare un po’ goffa.

La SL AMG R107 appartenuta a Michael Schumacher (Remi Dargegen per Classic Driver)

La SL AMG R107 appartenuta a Michael Schumacher (Remi Dargegen per Classic Driver)

Mercedes SL 60 AMG R129

Mercedes SL 60 AMG R129

SU MISURA. Con il debutto della serie R129 datata 1989, forse uno dei migliori capolavori firmati da Bruno Sacco, l’allestimento delle Mercedes-Benz SL in casa AMG divenne un fatto un po’ meno episodico anche se trattato secondo gli stessi principii di artigianalità. Complice la disponibilità del motore V12 della 600 SL accanto al V8 della 500 SL (poi divenute rispettivamente SL500 e SL600 con il restyling del 1995), l’offerta AMG andò a duplicarsi con la otto cilindri SL55 AMG da 347 cavalli (65 esemplari, di cui 10 nell’allestimento ultraspeciale 1000 Miglia, argento con capote in tela nera e accenti argento all’interno) e la dodici cilindri SL70 AMG da 496 cavalli (150 esemplari), la prima mossa da un V8 da 5439 cc e la seconda con il V12 portato a 7055 cc, divenute – dopo il restyling e l’incremento di cilindrata e potenza – SL60 AMG (633 esemplari) e SL73 AMG (42 esemplari per la V12 di 7291 cc e 525 cavalli).

Mercedes SL 60 AMG R129

Mercedes SL 60 AMG R129

CLIENTELA FAMOSA. Se la prima SL60 AMG (nel listino Mercedes-Benz ma solo in Germania e per 220.000 marchi tedeschi circa) aveva trovato in Michael Schumacher un cliente illustre, la SL73 AMG (quasi 100mila marchi tedeschi di sovrapprezzo rispetto alla SL600 di serie che nel 1995 ne costava circa 223.000) fu vista nelle mani, tra gli altri, di Pedro Pablo Diniz, pilota brasiliano di Formula 1 di Sauber, Ligier e Arrows. Da ricordare, tra i modelli pre-restyling del 1999, anche l’esemplare unico di SL36 AMG mosso dal 6 cilindri di 3,6 litri e 272 cavalli già impiegato sulla Classe E AMG e sulla C36 AMG, donato al vincitore del torneo di tennis di Stoccarda del 1995, Thomas Muster, (un secondo esemplare rimase a uso interno della Casa tedesca) e i 35 esemplari della SL72 AMG, di cui 25 forniti al Sultano del Brunei, spinti dal V12 aspirato da sei litri di cilindrata, con 532 cavalli e 740 Nm di coppia massima.

Mercedes SL 55 AMG R230

Mercedes SL 55 AMG R230

ARRIVA A LISTINO. Con il lancio della SL R230 avvenuto nel 2001, la gamma AMG venduta dai concessionari Mercedes-Benz (o almeno, da quelli abilitati a farlo in attesa della nascita degli AMG Performance Center) andò gradualmente a integrare più o meno una versione ad alte prestazioni per ogni modello. Così accadde anche per la nuova roadster, appunto, per la prima volta fornita di un tetto rigido ripiegabile in luogo della tradizionale capote in tela. Nell’autunno del 2001 debuttò la SL55 AMG Kompressor, riccamente allestita e dotata di un V8 da 5461 cc sovralimentato con compressore volumetrico e accreditato di 476 cv, divenuti 500 nel maggio 2002. Arrivarono in seguito la Performance Package, una variante potenziata da 517 cavalli con limitatore di velocità portato da 250 a 300 km/h e alcune migliorie tecniche accompagnate dall’adozione di dettagli aerodinamici tratti dalla SL65 AMG, e la stessa SL65 AMG, spinta dal V12 biturbo della SL600 ma con 612 cavalli e 1000 Nm di coppia massima. In questo caso anche la coppia era autolimitata per proteggere la trasmissione (automatica a 5 marce AMG Speedshift) soprattutto nella brutale erogazione nei rapporti inferiori. Nella primavera del 2008 il restyling della serie R230 portò alla scomparsa del gradevole frontale a 4 fari circolari e del motore Kompressor da 5,5 litri, rimpiazzato da un V8 aspirato da 6,2 litri e 585 cavalli nella SL63 AMG dotata del cambio automatico 7 MCT Speedshift. È su questa base estetica che venne realizzata anche la SL65 AMG Black Series, con il V12 biturbo da 6 litri portato a 670 cavalli e 1200 Nm di coppia massima, sempre accoppiato al cambio automatico con convertitore di coppia a 5 marce, comune alla ‘normale’ SL65 AMG rimasta tecnicamente quasi immutata.

Mercedes SL 65 AMG Black Series

Mercedes SL 65 AMG Black Series

IL PENULTIMO CAPITOLO. Il 31 marzo 2012 entrò in produzione la serie R231, una SL ancora più grande e larga della precedente, evidentemente fatta su misura per l’emergente clientela asiatica e per quella nordamericana, anche come gusto estetico. Nonostante la particolarità del tetto panoramico retrattile, ereditato dalla piccola SLK serie R172, è stata la generazione di minor successo, almeno in termini di immagine. Impietoso il confronto che la stessa Mercedes-Benz rese possibile al lancio del nuovo modello alla stampa, quando una flotta di SL delle serie precedenti erano disponibili per una breve prova su strada, tutte assai più coinvolgenti ancorché “meno perfette”. Un paio di mesi dopo arrivò la SL63 AMG, con il nuovo V8 biturbo a iniezione diretta di 5461 cc per 537 o 564 cavalli nel caso della versione Performance (che aveva il limitatore di velocità fissato a 300 km/h anziché a 250 km/h), entrambe con il cambio Multiclutch a 7 marce; nel giugno 2014 la potenza salì a 585 cavalli e non ci fu più bisogno di distinguere tra le due varianti accreditato di 900 Nm di coppia massima. Nel luglio 2018 la SL63 AMG venne depotenziata a 571 cavalli e sparì dagli orizzonti la 12 cilindri biturbo SL65 AMG da 630 cavalli e 1000 Nm che aveva debuttato nel settembre del 2012 e che utilizzava invece una trasmissione automatica a 7 rapporti con convertitore di coppia.

Mercedes SL 63 AMG R231

Mercedes SL 63 AMG R231

  • amg_500_sl_1
  • amg_500_sl_2
  • mercedes-benz_sl_55_amg_32
  • mercedes-benz_sl_60_amg_22
  • mercedes-benz_sl_60_amg_35
  • mercedes-benz_sl_60_amg_91
  • mercedes-benz_sl_63_amg_41
  • mercedes-benz_sl_63_amg_58
  • mercedes-benz_sl_65_amg_33
  • mercedes-benz_sl_65_amg_34
  • mercedes-benz_sl_65_amg_black_series_us-spec_2
  • mercedes-benz_sl_65_amg_black_series_us-spec_10
  • mercedes-benz_sl_70_amg_1
  • mercedes-benz_sl_70_amg_5-2
  • mercedes-benz_sl_70_amg_6
  • mercedes-benz_sl_70_amg_65
  • mercedes-benz_sl_70_amg_95
  • mercedes-benz_sl_72_amg_9
CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO