X Shore: i motoscafi vanno a corrente

X Shore: i motoscafi vanno a corrente

Oggi le macchine elettriche non fanno più sorridere nessuno. Anche il petrolhead più incallito le snobba in pubblico, ma di notte va sui siti a vedere le Tesla. Ma nel mondo delle barche, l’elettrificazione della crociera è una cosa che sa ancora di futuro, addirittura remoto. È così che chi prova a essere quel dent, quel granellino che blocca l’ingranaggio tanto citato da Elon Musk, di solito non va molto oltre il solito prototipo da effetto wow da presentare ai saloni. E poi tutti a casa. E questo è il motivo per cui la X Shore, l’azienda svedese nata nel 1996 per produrre esclusivamente barche elettriche, è diventata una realtà apprezzata: perché ci crede davvero (visto che al salone di Duesseldorf ha appena presentato due nuovi modelli). Linee minimal, attenzione per i dettagli, sono caratteristiche che trasformano la barca in veri e propri oggetti di design anche se poi le usi per andare a pescar granseole.

X Shore Eelex 8000 (14)

ECOLOGICHE DENTRO E FUORI. Le due novità, Eelord 6000 e Eeltrek 8000, vengono dall successo dell’Eelex 8000, una 8 metri a metà tra un tender aperto e un’imbarcazione da pesca sportiva. Non è un caso che l’Eelex abbia fatto assegnare all’azienda di Konrad Bergström la medaglia dei reali di Svezia e il primo premio in Germania per la qualità del design. Appunto. E adesso, un po’ di tecnica: il pacco batteria da 120kWh (due unità da 60) alimenta un propulsore capace di velocità massime di 40 nodi (e andature di crociera di 25), con un’autonomia di cento miglia nautiche. Ma l’attenzione per l’ecologia non riguarda solo i motori. Anche i colori degli scafi sono pensati per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, per questo sono disponibili solo in tinta sabbia o sughero.

X Shore Eelex 8000 (30)

RICERCATE. A bordo, poi, non mancano gadget di ultima generazione, come l’impianto hi-fi Bower and Wilkins, ovviamente impermeabilizzato, che può essere comandato grazie al collegamento 4G. Guardando le foto vedrai che il pezzo forte dell’Eelex, a parte i nomi da scaffale Ikea, è la sua semplicità, quella pulizia di disegno tipicamente scandinava che la rende pratica, essenziale, ma non povera. Qualche dettaglio? I sedili rivestiti con un foglio di cuoio con tanto di monogramma impresso a caldo o la manopola in sughero di fianco al volante. E lo stemma davanti, quel Power of Silence disegnato dal guru dei tattoo William Pacheco, che fa da polena 2.0 e rappresenta un’anguilla sudamericana.

X Shore Eelex 8000 (52)

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