10 (cilindri) e lode: Porsche Carrera GT
Nel 1991 Porsche stringe un accordo con la Footwork e affida ad Hans Mezger la progettazione di un V12 per la Formula 1. Il motore 3512 montato sulla FA12 affidata ad Alboreto, Caffi e Johansson non è mai competitivo ed è solo fonte di penosi ritiri. In quel periodo la situazione finanziaria si aggrava fino al rischio del fallimento ma lo sviluppo di Boxster (1996) e 911-996 (1997) invertono la rotta. Nel periodo (1998) in cui la 911 GT1-98 vince la 24 Ore di Le Mans è allo studio una misteriosa auto da corsa ancora oggi poco nota. “Si dice” sia equipaggiata con un 10 cilindri 5.5 derivato dal “vecchio” motore di F1 ma nel ’99 il progetto è bloccato. Secondo alcune fonti l’auto è “suicidata” da Ferdinand Piëch il quale sta sviluppando l’Audi R8 da corsa e vede nella nuova Porsche una minaccia troppo grave.
UN VOLANO PER LE VENDITE. Il 10 cilindri viene perciò dirottato verso il progetto di una hypercar stradale, la Porsche Carrera GT, presentata il 28 settembre 2000 al Salone di Parigi in forma di concept. Il buon riscontro ricevuto in quella data si somma al risultato positivo di pubblico prodotto dalla rivoluzionaria Cayenne che ha debuttato alla rassegna parigina del 2002. Per creare un effetto volano sulle vendite, quindi, la Direzione pensa che la produzione in serie della Carrera GT possa dare un’ulteriore spinta. La versione definitiva appare per la prima volta al Salone di Ginevra del marzo 2003. Rispetto al prototipo del 2000 l’obbiettivo è di cambiare meno dettagli possibili ma, del resto, considerate le caratteristiche che si vogliono implementare e le qualità che si vogliono ottenere lo sviluppo deve essere assolutamente perfetto.
UN V10 DA FAVOLA. La Carrera GT è costruita attorno a un telaio monoscocca in fibra di carbonio in cui il gruppo motore-cambio forma un tutt’uno. Lo studio aerodinamico del fondo (carenato) e della coda (con un vistoso estrattore) è molto raffinato pensando a un veicolo con velocità massima ben superiore a 300 km/h. Le sospensioni sono a doppi triangoli sovrapposti e presentano molle e ammortizzatori orizzontali (tipo push-rod). Il 10 cilindri a V di 68° ha una cilindrata di 5.733 cc, distribuzione bialbero con 4 valvole per cilindro e alimentazione con iniezione elettronica. Fornisce 612 cavalli a 8.000 giri e 590 Nm a 5.750 giri. Attraverso una frizione bidisco in compositi la potenza è trasmessa a un cambio meccanico a 6 marce. Dichiara un peso a vuoto di 1.380 kg ed ha prestazioni eccezionali: da 0 a 100 km/h in 3”9, da 0 a 200 km/h in 9”9 e 330 km/h di velocità massima. L’assemblaggio inizia nel 2003 nello stabilimento di Lipsia (dove nascono le Cayenne). La Carrera GT viene prodotta fino al 2006, in 1.270 esemplari (sui 1.500 previsti; la causa è da ricercarsi nel cambiamento delle leggi americane sull’airbag per il passeggero). Tra le unità modificate si segnalano alcuni esemplari potenziati da Gemballa e un piccolo gruppo con trasformazione di Zagato in “Coupé doppia gobba”.
- Per saperne di più: I primi favolosi 20 anni della Porsche Carrera GT