Alfa Romeo Firsts: Giulia GTA, regina del Turismo

Alfa Romeo Firsts: Giulia GTA, regina del Turismo

La prima volta della Giulia Sprint GTA è specchio delle sue eccellenti doti corsaiole: è stata infatti la prima vettura Turismo a compiere un giro del Nordschleife in meno di dieci minuti. Presentata al Motor Show di Amsterdam il 18 febbraio 1965 e rimasta in produzione fino al 1967 la Gran Turismo Alleggerita non si differenziava molto dalla Sprint GT, ma pesava 745 kg, due quintali in meno rispetto alla sorella da cui derivava. I pannelli carrozzeria della GTA erano realizzati in Peraluman 25 – una lega d’alluminio e magnesio al 5,6 percento, con manganese, rame e zinco – ed erano rivettati alla struttura portante in acciaio della Sprint GT. Per ridurre ulteriormente il peso, le maniglie vennero sostituite con dei più leggeri archetti metallici con serratura a pulsante, vennero aperte due prese d’aria supplementari sotto lo scudo frontale – anch’esso alleggerito – la griglia anteriore venne sostituita con una più leggera mentre i vetri laterali e il lunotto posteriore furono realizzati in plexiglas. All’interno, fu montato il volante Hellebore con corona in legno della Giulia TZ, mentre i cerchi vennero realizzati dalla Campagnolo in lega di magnesio.

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170 CAVALLI PER 600 KG. Un’attenzione maniacale al contenimento dei pesi che non dimenticò neppure diversi elementi meccanici della Giulia Sprint GTA con fusioni in Elektron – una lega ultraleggera a base d’alluminio e magnesio – per la coppa dell’olio maggiorata, la campana della frizione e scatola del differenziale autobloccante ZF. Il propulsore, a fronte dei pochi cavalli guadagnati rispetto alla versione standard, venne ri-progettato per poter reggere eventuali elaborazioni e successivi aumenti di potenza necessari la supremazia in pista. Il 1.6 bialbero della Sprint GT venne così dotato di bielle e pistoni speciali e testata a doppia accensione con valvole maggiorate. L’alimentazione fu affidata a due carburatori doppio corpo Weber 45 DCOE maggiorarti e a una pompa della benzina elettrica. Nella versione stradale, con rapporto di compressione 9,7:1, la GTA erogava 115 cavalli a 6000 giri; le versioni preparate per le competizioni dall’Autodelta, invece, raggiungevano i 170 cavalli e riuscivano addirittura a scendere sotto i 600 kg di peso grazie all’eliminazione di ulteriori elementi esterni e interni come i paraurti e il sedile passeggero.

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IL DOMINIO IN PISTA. L’esordio dell’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA nelle competizioni avvenne nel 1965 alla Trento-Bondone dove conquistò la vittoria di categoria e lo stesso anno arrivò anche un’altra vittoria alla Coupe des Alpes francese. Inizialmente la GTA tendeva ad ‘alzare’ la ruota posteriore interna nelle curva, perdendo trazione in uscita: l’ingegner Chiti risolse il problema con l’adozione dello slittone, un dispositivo meccanico applicato alla sospensione posteriore che consentiva di abbassare il centro di rollio. Da quel momento le GTA da corsa ‘alzavano’ un’altra ruota, quella anteriore interna, ma la trazione in uscita di curva diventò eccellente. Fu la stagione 1966, la prima ad iscrivere l’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA agli annali del motorsport: con il dominio della 4 ore di Monza, della 500 Km di Snetterton, della 6 ore del Nurbürgring e del Grand Prix di Zandvoort, la GTA vinse il Campionato Europeo Turismo con Andrea De Adamich al volante. Vittoria che venne nuovamente ripetuta nel 1967 e poi nel 1969 con Spartaco Dini.

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