Avete mai visto una Maserati dei pompieri?

Avete mai visto una Maserati dei pompieri?

Se il nome CEA non vi dice niente, dovreste chiedere a Gerhard Berger. Il 23 aprile del 1989, al quinto giro del Gran Premio di San Marino di Formula 1, il pilota austriaco finì contro il muro esterno del Tamburello – poco prima del punto in cui 5 anni dopo morì Ayrton Senna – a causa di un cedimento dell’alettone posteriore. La rossa numero 28, che stava viaggiando a circa 280 km/h, prese immediatamente fuoco, con Berger immobile dentro l’abitacolo. Il pilota, all’ultimo anno in Ferrari prima del passaggio alla McLaren, se la cavò con qualche ustione a mani e braccia e con una costola rotta solo grazie ai volontari della CEA Squadra Corse, che furono sul luogo dopo di 13 secondi e domarono l’incendio nel giro di altri 10 secondi, permettendo ai medici di soccorrerlo. Questa Maserati Quattroporte non partecipò a quell’intervento, ma è senza dubbio un esemplare fondamentale nella storia della CEA, perché è una delle prime vetture personalizzate in base alle esigenze di servizio della Squadra Corse nei Gran Premi italiani.

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UN PICK UP CON TANTA ACQUA. La Quattroporte venne modificata come la vediamo in queste immagini dal carrozziere bolognese Grazia nel 1967, lo stesso anno in cui nacque la CEA Squadra Corse. Si trattava di uno dei cinque esemplari modificati nel capoluogo emiliano con l’obiettivo di creare un veicolo antincendio che potesse intervenire rapidamente nei principali circuiti italiani durante le gare di F1 e altri eventi motoristici in pista. La Maserati Quattroporte fu scelta non solo per il suo V8 da 4,7 litri capace di erogare 260 CV: il passo lungo della berlina ad alte prestazioni infatti era ideale per trasformarla in un pick up con serbatoio e pompa dell’acqua, un “cannone” per sparare l’acqua sulle fiamme anche a distanza e diversi estintori extra. La parte anteriore dell’abitacolo della gran turismo modenese è rimasto sostanzialmente invariato, con due posti e tutti i lussi che la Quattroporte dell’epoca consentiva di avere, aria condizionata compresa. 

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SUPERBERLINA. L’idea alla base della prima generazione della Quattroporte, vale a dire unire le qualità di una berlina di lusso e le alte prestazioni, era insolita per i costruttori italiani dell’epoca, che per le graturismo preferivano configurazioni a due porte e due posti (tutt’al più 2+2). Così la Maserati, che si era fatta un nome con le auto sportive e da corsa, nel 1963 stupì il mondo quando presentò al Salone di Torino la prima Quattroporte, lussuosa berlina con quattro porte alimentata dallo stesso motore della 450S utilizzata nelle competizioni. Il V8 la spingeva a una velocità massima di 230 km/h, rendendola di fatto una delle berline più veloci al mondo dell’epoca. 

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DAI CIRCUITI ITALIANI A UN CONCESSIONARIO A MARSIGLIA. Uscita dalla fabbrica della Maserati nel luglio del 1967 con cambio manuale, vernice Argento Auteuil e interni in pelle nera, questa vettura con le sue quattro gemelle fu ampiamente utilizzata come “angelo custode” durante le gare italiane fino alla fine degli Anni ‘70. Finito il servizio per la CEA Squadra Corse, fu prima acquistata da un privato modenese per poi passare nel 1987 a un appassionato francese, Guido Bartolomeo, che le salvò dalla rottamazione. L’auto venne poi comprata dal grande commerciante svizzero Christoph Grohe. Nel 2006, la Maserati Quattroporte tornò in Francia, acquistata da un concessionario di Marsiglia, che nel 2011 la cedette all’attuale proprietario. 

RESTAURO COMPLETO. Quest’ultimo ha deciso di riportare la Maserati della CEA Squadra Corse allo splendore degli anni d’oro, iniziando un restauro completo di altissima qualità. In 6 anni di lavoro si è cercato di far tornare la vettura al momento in cui è uscita dalla carrozzeria Grazia quasi 60 anni fa, con il supporto di numerose fotografie d’epoca. Il risultato è di altissimo livello e certamente non passerà inosservata nei raduni motoristici, in pista o nei concorsi d’eleganza. Questa speciale Quattroporte verrà battuta all’asta da Artcurial il prossimo 2 febbraio durante il Salon Rétromobil di Parigi (qui l’annuncio dell’asta), insieme alla documentazione storica, foto dell’epoca e certificati Maserati. La casa d’aste prevede un valore di aggiudicazione compreso tra 150.000 e 250.000 euro.

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