Dalle hothatch ai rally: il mito Peugeot 205
La Peugeot 205 debutta nel gennaio del 1983 per gettare scompiglio nel segmento delle medio-piccole in uno scenario sempre più affollato di proposte. È moderna e la sua linea conquista subito, tanto che l’anno successivo la casa francese arricchisce la gamma dell’utilitaria con una versione sportiva, la 205 GTI 1.6. Ha l’assetto ribassato, cerchi e gomme maggiorati, quattro cilindri monoalbero da 1600 cc da 105 cavalli per 190 km/h di punta massima e uno 0-100 km/h coperto in 10″. Al Salone di Parigi del 1986 la potenza cresce a 115 cv grazie alle valvole maggiorate, ma si tratta soltanto di un preludio: alla fine di quell’anno arriva la super GTI, la 205 GTI 1.9 da 130 cv. Diventa immediatamente il sogno proibito di chiunque in quel periodo. Dichiara un’accelerazione da 0 a 100 km/in appena 7″8 e 206 km/h di punta massima.
LA GRUPPO B OMOLOGATA. Ma nello stesso anno del lancio della 205 scoppia un altro amore della Peugeot, quello per le corse. Il Gruppo B entra nel vivo e tra le teste di serie Lancia, Renault e Audi irrompe il Leone con la nucleare 205 Turbo 16. Per esigenze di omologazione la casa francese riserva al mercato una versione stradale che secondo il regolamento va prodotta in almeno duecento unità. La bomba avvolta (neanche tanto) nel velluto è una macchina da corsa con targa che riprende le sembianze di una normale 205. Sotto alla carrozzeria il motore posteriore-centrale è un quattro cilindri milleotto da 200 cv scaricati a terra dalla trazione integrale permanente attraverso un cambio manuale a cinque marce. Oggi vale almeno 200mila euro e giustifica, così, i due Mondiali Rally vinti nell’84 e nell’86.
LE MITICHE RALLYE. Passano alcuni anni, il Gruppo B va in pensione e – nell’88 – la Peugeot risponde a una nuova esigenza dei clienti: un mostriciattolo leggero, agile e sopratutto omologabile a prezzi convenienti nel Gruppo N e A dei rally. L’entry level delle Peugeot sportive diventa così la Rallye 1.3: disponibile nel solo colore bianco è spartana, priva di tutto quello che non è strettamente necessario alla guida per un peso di soli 790 kg, quasi cento chili in meno della GTI 1.6. Da quest’ultima la Rallye riprende il telaio e le sospensioni, mentre il piccolo milletre eroga 103 cv e permette (insieme al peso contenuto) di accelerare da 0 a 100 km/h in 7″9 e raggiungere i 190 km/h di punta massima. Nel ’91 questa formula di successo si evolve nella analoga versione su base della nuova Peugeot 106: il motore rimane lo stesso della 205, ma si dota dell’iniezione per 98 cv a 7.200 giri. Ancora una volta l’abitacolo viene spogliato e la carrozzeria è disponibile in soli tre colori (bianco, rosso o nero). Pesa circa 800 kg e accelera da 0 a 100 km/h in 9″8. La Peugeot 106 Rallye riceve due restyling: nel ’96 adotta un millesei da 101 cv (il peso sale a circa 900 kg) e nel ’98 un nuovo 1.6 bialbero con circa 120 cv: pesa 950 kg, ma vola a 195 km/h.
anche qui nulla da eccepire ma ce un errore nel articolo si parla della 205 non 206 e anche qui una mancanza vi siete dimenticati della versione preparata della gutmann che vi allego nella descizione:
La Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann è un gioiellino da 160 CV che . La speciale versione elaborata dal preparatore tedesco Gutmann negli Anni ‘80 è infatti entrata a far parte del parco vetture storiche di Peugeot Italia, sempre attenta alla propria storia sportiva. Importata nel nostro Paese in una decina di esemplari, la Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann è riapparsa di fronte al grande pubblico durante Auto e Moto d’Epoca 2013 di Padova, fra la 205 Turbo 16 e la sua naturale erede Peugeot 208 GTI. La particolarità di questa versione Gutmann sta, come dice il nome, nell’adozione della testata a 16 valvole della Peugeot 309 GTI 16v, oltre che nell’uso di una centralina con mappatura specifica, radiatore dell’olio, nuovo filtro aria e scarico sportivo.
Ma la Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann non è solo potenza e prestazioni mozzafiato: lo stile di questo tuning d’epoca è infatti votato alla massima discrezione. Dall’esterno la “205 Gutmann” è riconoscibile dalle Peugeot 205 GTi 1.9 di serie solo per gli pneumatici 195/50-15 su cerchi in lega Gutmann 7×15” con canale in nero lucido e il logo “i 16V” sul portellone. Più nascoste sono invece la modifiche meccaniche della Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann che comprendono le sospensioni ribassate di 30 mm con aggiunta di barra duomi anteriore, il disco frizione rinforzato e sinterizzato, oltre alle pastiglie freno con mescola speciale e ai rapporti del cambio modificati; per dare libero sfogo ai 160 CV ottenuti da questa speciale 205 il rapporto della quinta marcia è allungato da 0,88 a 0,81, mentre il rapporto finale è accorciato da 3,68 a 3,94.
Lo ammettiamo, non vediamo l’ora di posare le mani sul volante a tre razze Gtumann che fa tanto anni Ottanta, saggiare la manovrabilità della leva cambio con pomello specifico e tenere d’occhio la strumentazione a fondo chiaro mentre la Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann sfodera tutta la sua potenza e la sua voglia di stupirci a quasi trent’anni dalla nascita. Per tutti gli appassionati della Casa del Leone e delle sue sportive ricordiamo che la Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann è capace di superare i 220 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi. Prodotta in più di 300 esemplari, la 205 GTi 1.9 16V è forse il più grande successo dell’elaboratore Kurt Gutmann, ancora attivo come concessionario Peugeot nella cittadina tedesca di Breisach.
e parlando di peugeot 106 anche qui manca questa versione la s16 o GTI O anche 16v :
La peugeot 106 16v gti o S16 deriva dalla sorella saxo VTS 16V
Diversi ricordano l’energia espressa dal propulsore 1.6 litri con distribuzione bi-albero e quattro valvole per cilindro, associato alla storica 106 GTI. Precisamente un TU5J4 da 1.587 cc, caratterizzato da una camera di combustione a tetto e condotti di aspirazione e scarico a forcella, vista la peculiare forma a Y. Derivato dalla famiglia dei TU, sviluppa 120 cavalli (87 kW) di spinta massima a 6.000 giri/minuto. Il più prestante della gamma 106. Il sistema di alimentazione è sviluppato da Magneti Marelli, associato a iniettori “Pico” con quattro fori per la nebulizzazione del carburante. Un cuore nel complesso elastico, rapportato a una meccanica agile e un corpo vettura di peso contenuto.
Nella prima serie era la 106 XSi con motore 1.6 litri 8v da 103 cavalli il modello di vertice, mentre nella seconda serie con un motore dotato di testata 16 valvole apparve proprio la versione GTI. Ma in alcuni mercati, tipo quello transalpino, al posto dell’iconica sigla appena citata fu adottata la dicitura S16, sottolineando proprio l’introduzione di un motore 16 valvole (16 Soupapes). Nell’allestimento erano segnalati anche climatizzatore, ABS, airbag, appoggiatesta posteriori e cerchi in lega, come indicato.