
GTO: la Jaguar E-Type che non c’era (ma vuoi!)
Al mondo vi sono quasi più restomod su base 911 che tipi di formaggio, ma anche quelli su base Jaguar E-Type ultimamente non scherzano: Eagle, DRVN, E-Type UK, il futuro progetto di Ian Callum… e all’elenco adesso si aggiunge anche la GTO (Grand Tour Opening) dell’americana ECD Automotive Design, generalmente specializzata in Defender. Il concetto è tanto semplice quanto complesso, mixare il meglio delle tre serie del capolavoro inglese con qualche elemento della D-Type e del mondo moderno per ottenere la E-Type perfetta.
ABITO DA SERA. La GTO è una one-off che utilizza la magnifica carrozzeria della prima serie, il telaio della seconda serie e il motore della terza, nota per avere un V12 5.3 al posto del consueto sei cilindri in linea. Il cruscotto è parzialmente ispirato a quello della brutale D-Type, il tutto condito da elementi odierni per rendere l’esperienza più completa e confortevole possibile. “L’abito” della GTO è verniciato in un intramontabile British Racing Green ed è realizzato da artigiani inglesi che sono riusciti a rendere ancor più sensuali le linee della E-Type Mk1; in aggiunta abbiamo fendinebbia gialli, specchietti ‘bullet’ e un hard top su misura per le giornate di maltempo… sei mai decideste di far scontrare quelle linee perfette con della volgare pioggia.
PRESTAZIONI ALL’ALTEZZA DEL LOOK. Il motore è altrettanto speciale. L’originale 5.3 dodici cilindri è stato stravolto da cima a fondo: prima di tutto la cilindrata è salita addirittura a 6.8 litri, vi sono alberi a camme più aggressivi, pistoni più leggeri e un nuovo albero motore, teste lavorate, iniezione moderna, radiatore in alluminio e tante altre cosucce per arrivare a 450 cavalli che fanno sentire la loro voce attraverso uno scarico artigianale a doppia uscita. Il differenziale autobloccante deriva dalla E-Type terza serie, il cambio invece è un Tremec T5 cinque marce più adatto a gestire la maggior coppia del V12.
COSA VOLERE DI PIU’? UNO SCONTO FORSE… A livello di guida la GTO vanta sospensioni regolabili Gaz, barre antirollio più spesse, uno sterzo più diretto e freni moderni: non otterrete una Exige, ma sicuramente quella scultura in movimento si guiderà decisamente meglio di prima, e in maniera anche più confortevole. Gli interni in pelle biscotto – per quanto classici – ora sono dotati di Bluetooth, sedili riscaldati, fari automatici e chiusura centralizzata, impreziositi da una bellissima console centrale in alluminio spazzolato, quadranti Moal Bomber e levette analogiche. La GTO resterà un esemplare unico per un facoltoso cliente che pare abbia sganciato 599.000 dollari (520.000 euro) per cotanta eleganza. Visto il risultato finale e i prezzi che corrono nel settore pensavamo quasi di più…