Hyundai: futuro elettrico, heritage in progress

Hyundai: futuro elettrico, heritage in progress

La Hyundai Motor Company nacque nel 1967, come divisione veicoli del colosso Hyundai. L’avventura automobilistica iniziò di fatto l’anno successivo, quando la Casa coreana firmò un accordo con Ford per produrre su licenza la Cortina. Il modello riscosse subito un grande successo in tutto il paese, preferito alla rivale Toyota Corona su cui gravavano onerosi dazi d’importazione. Nel 1969 arrivò, sempre su licenza Ford, anche la Taunus 20M. Questa, insieme alla Cortina, rappresentò circa l’80 percento delle vendite automobilistiche in Corea del Sud fino a metà Anni ’70. Nel 1978 la Taunus venne sostituita dalla Granada, altro fac-simile di un modello dell’Ovale Blu.

Ford Cortina

Ford Cortina

IN HOUSE. Nel frattempo, annus domini 1975, era stata presentata la Pony, disegnata da Giorgetto Giugiaro: montava un propulsore di origine Mitsubishi, brand con cui Hyundai aveva siglato una proficua joint-venture. Quest’ultima, nel 1986, avrebbe generato anche la Grandeur, di fatto la prima ammiraglia della Casa coreana. Una storia, quella meno recente della Hyundai, poco conosciuta alle nostri latitudini, dove le loro vetture iniziarono a catturare l’interesse degli automobilisti alla metà degli Anni ’90 con prezzi convenienti e l’introduzione dei primi suv ‘popolari’ come la Tucson e la Santa Fe. Molto è cambiato da quei tempi e gli enormi investimenti in R&D, design e tecnologia pongono le Hyundai di oggi su tutto un altro livello rispetto al passato, tanto da aver portato il colosso coreano alla creazione (nel 2015) di un marchio premium dedicato, Genesis, atteso a breve anche sul nostro mercato.

Genesis G70 e GV70

Genesis G70 e GV70

UN NUOVO FILONE. Ma quando si tratta di battersi con brand che alle spalle hanno decenni e decenni di storia alle spalle, si sa, non è semplice, e la bontà della propri prodotti spesso non è sufficiente al 100 percento per convincere la clientela. Ci vuole una storia, un’eredità da portare avanti e la Hyundai pare proprio che voglia calcare la strada del restomod classico per individuare un proprio filone narrativo utile ad elevarsi di rango. E così anche qui dove la Hyundai non è mai stata conosciuta per le sue berline di rappresentanza abbiamo scoperto la Grandeur, oggi in salsa EV e super tecnologica, ma con un design capace di ispirare il futuro.

Hyundai Grandeur EV

Hyundai Grandeur EV

AL DOMANI. La Grandeur Heritage Series è stata quindi sviluppata per riscoprire il significato simbolico della berlina originale e trovare nuova linfa d’ispirazione per i design futuri. l risultato è una vettura full electric, con gruppi ottici LED Parametric Pixel – che troviamo anche sull’odierna Ioniq 5 – e un abitacolo ultramoderno ricoperto da prezioso velluto bordeaux – come sulla Grandeur originale – e pelle Nappa color rame. Esternamente, la vettura stupisce e piace molto per il quel fascino retrò molto squadrato, i cerchi ‘pieni’ e gli specchietti laterali così deja-vù, tutto condito da tocchi hi-tech eleganti e mai invasivi che rimandano all’utilizzo di un powertrain 100 percento elettrico. “Mentre i nostri designer concepiscono il futuro, è importante guardare indietro a ciò che abbiamo creato in passato e trovare ispirazione in esso. Con la Heritage Series Grandeur, i nostri designer hanno reinterpretato una parte importante della storia di Hyundai come una miscela meravigliosamente unica di vintage e contemporaneo, che riflette le possibilità illimitate della nostra era EV”, ha commentato Hak-soo Ha, Head of Interior Group presso lo Hyundai Design Center

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