Il teorema del centauro: diviso due godi il doppio

Il teorema del centauro: diviso due godi il doppio

Non hai figli e non sai cos’è l’home schooling? Nessun problema. Adesso te lo spiego io. Intanto cominciamo col fare silenzio là in fondo, grazie. Chi si ricorda il teorema di Pitagora? Le equazioni? Tranquillo, non c’entrano niente. Per fortuna, visto che nelle materie scientifiche ero un cane. Le uniche cose che mi ricordo di quegli anni passati a pistolare il motorino sono la legge di Murphy e il teorema del centauro. Lasciamo perdere Murphy, che comunque non sbaglia mai (hai appena cambiato gomme e batteria alla moto? Eccoti la pandemia…). Il secondo per fortuna non è così menasfiga. Te lo espongo: raddoppiando il numero delle ruote il numero di cilindri dimezza. Mai sentito? Certo, l’ho inventato io, e serve a spiegare all’automobilista che c’è in te, la moto e i suoi motori. E a farti capire che 6 cilindri con una sella sopra hanno il fascino di un bel 12 emiliano o che il bicilindrico di Borgo Panigale arrapa come fa il 4 della Deltona. Da questo momento hai cinque minuti per studiarti la galleria arricchita. Poi ti interrogo.

Scopri le altre puntate della cilindropedia

  • Cinquecento-Vespa
  • Ducati-Lancia-Delta
  • Triumph-Audi-Quattro
  • Honda-Four-Ferrari-F40
  • Lamborghini-Miura-Benelli-Sei
CONDIVIDI SU
Un commento su “Il teorema del centauro: diviso due godi il doppio”
  • Alberto Spriano ha scritto:

    Propongo un’aggiunta: 8 vale 16.
    L’8 cilindri, 4 tempi a V di 90º mezzo litro di Giulio Cesare Carcano incastonato nella Moto Guzzi 500 GP con carenatura a campana.
    Il 16 cilindri a H della BRM P75 tre litri, ricordando che una volta trapiantato sulla Lotus 43, progettata a due mani da Colin Chapman e Maurice Philipp con il pastorello scozzese Jim Clark alla guida vinse a mani basse in GP a Watkind Glen.

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO