Karma SC2 e la sfida di Lance Zhou

Karma SC2 e la sfida di Lance Zhou

C’era una volta Henrik Fisker, designer danese dalla cui matita sono uscite vetture del calibro di BMW Z8 o Aston Martin DB9. Un bel giorno, forse stufo di lavorare per altri, forse desideroso di fare una nuova esperienza, decide di mettersi in proprio. Nel 2008 – siamo agli albori dell’era automotive elettrica – presenta al Salone di Detroit la sua Karma, un ibrida plug-in. Due anni dopo il governo statunitense decide d’investire su questo allettante progetto e assegna a Fisker un prestito da 529 milioni di dollari. Arriva il 2011 e la vettura, assemblata a Uusikaupunki in Finlandia, è pronta. Tuttavia pochi mesi dopo la sua entrata in commercio numerosi casi di accumulatori difettosi costringono a richiamare molte delle Karma prodotte fino a quel momento. A questi episodi si aggiunge la bancarotta dichiarata nel 2012 da 123 Systems – fornitore delle batterie – e la produzione si ferma dopo 2450 esemplari. La Fisker Automotive alza bandiera bianca e chiude i battenti.

1. Henrik Fisker

LA RINASCITA. Il salvataggio, costato 150 milioni di dollari, viene operato dall’azienda cinese Wanxiang. Quest’ultima, dopo vari rinvii, rifonda la società con il nome Karma Automotive LLC e nel 2017 annuncia il ritorno della vettura: si chiama Karma Revero ed è diventata una full electric. Oggi la Karma Automotive conta un migliaio di dipendenti che progettano, sviluppano, producono e commercializzano vetture elettriche esclusive in California. I veicoli si basano sulla geniale piattaforma modulare E-Flex, utilizzabile per berline, supercar e mezzi commerciali. Due anni fa la Karma Revero è stata nominata Luxury Green Car of the Year dal Green Car Journal e qualche mese fa l’ambito premio è stato assegnato alla Revero GT che ne ha preso il posto.

7. Lance Zhou

KARMA GT. La GT condivide con la Revero design e l’impronta ecologica, ma offre materiali di qualità più elevata provenienti da fonti sostenibili, tecnologie di bordo implementate e un’architettura elettrica ulteriormente affinata. Tutto questo lo si deve al Dottor Lance Zhou, CEO di Karma Automotive LLC, laurea e master in Ingegneria presso la Northwestern Polytechnical University di Xi’an e dottorato presso la Nanjing University of Science and Technology. Zhou persegue lo sviluppo sostenibile e l’innovazione attraverso ricerche sulla tecnologia elettrica ad alte prestazioni, piattaforme condivise, connettività e l’intelligenza artificiale. Ha inoltre un vero debole per il design automotive di valore: la scelta di affidare a Pininfarina le linee della GT e il Karma Design – nuova unità aziendale creata per formare un’identità di design unica – lo dimostrano inconfutabilmente. L’obiettivo di Zhou rimane quello di incrementare il valore del marchio Karma, anche tessendo collaborazioni importanti al fine di commercializzare prodotti dall’elevato valore tecnologico e stilistico.

5. Karma Revero GT

HYPERCAR. Per conseguire questi risultati, la scorsa estate il CEO ha nominato Andreas Thurner – ex designer Rolls-Royce – Vice President of Global Design and Architecture di Karma Design. Il primo colpo da maestro Thurner l’ha messo a segno con la concept SC2, vettura che ha lasciato la scena automotive internazionale a bocca spalancata. Presentata al Los Angeles Auto Show 2019, è una biposto capace di erogare 800 kW/1100 cavalli con una coppia motrice di 14000 Nm (!) e bruciare lo 0-100 km/h in meno di 2″. Numeri incredibili, tecnologia mozzafiato: motori elettrici gemellati sugli assi anteriore e posteriore, autonomia di 563 chilometri grazie alla batteria da 120 kWh alloggiata sotto il tunnel centrale, inverter ad alta densità in carburo di silicio (SiC), freni in carboceramica e sospensioni con schema pull-rod.

6. Karma SC2_1

TECNOLOGIE FUTURISTICHE. E non è finita qui. Ci sono anche l’Ultra Sonic Sensor Stalk Karma che gestisce il launch control/frenata rigenerativa e il Drive and Play Karma che, grazie ad un complesso sistema di telecamere, è capace di effettuare una scansione 3D dell’ambiente circostante alla vettura e di riprodurre successivamente tutta la sessione di guida anche a macchina ferma, trasformandola da vettura vera ad un simulatore. La chiave non esiste, ci pensano i sensori di impronte digitali e il riconoscimento facciale ad aprirvi e mettere in moto la SC2. I sedili sono conformati biometricamente e l’audio è diffuso in 3D per creare zone sonore ben distinte tra pilota e passeggero.

6. Karma SC2_2

IL DESIGN. Vivendo però in un mondo dove le strade sono fatte da limiti che tutti dobbiamo rispettare, a mio avviso, la miglior qualità di questa SC2 è l’espressione artistica del suo design. Le proporzioni e la composizione dei volumi sono quelle di una coupé sportiva dal muso lungo e proteso in avanti; le porte ad ala di gabbiano con cerniera articolata si spiegano verso l’alto; la sezione posteriore corta e aggressiva. Potrebbe quasi somigliare ad una McLaren Mercedes SLR, ma ad emissioni zero. È solo una questione di tempo. Quando inizierà la produzione della piattaforma E-Flex? Quando sarà messa in vendita la SC2? La risposta alla seconda domanda è ovviamente subordinata alla prima. Gli addetti ai lavori mormorano l’avvio della piattaforma nel 2021. Sarà vero? Fossi il Dottor Zhou non perderei un attimo, la Karma SC2 è davvero irresistibile. (Testo: Alberto Spriano)

6. Karma SC2_3

  • 1. Henrik Fisker
  • 2. Fisker Karma
  • 7. Lance Zhou
  • 3. Piattaforma AA
  • 3. Piattaforma B
  • 3. Piattaforma C
  • 4. Karma Revero
  • 5. Karma Revero GT
  • 6. Karma SC2_1
  • 6. Karma SC2_2
  • 6. Karma SC2_3
  • 6. Karma SC2_4
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