La Ferrari a Le Mans: i successi del Cavallino pt.3

La Ferrari a Le Mans: i successi del Cavallino pt.3

Negli anni più recenti, tifare il Cavallino al di fuori della Formula 1 ha significato quasi unicamente seguire le competizioni GT; ma non è sempre stato così. Nella storia della Ferrari, le gare di durata e, più in particolare la 24 Ore di Le Mans, hanno avuto grandissima importanza: l’azienda di Maranello ha lottato per moltissimi anni per la vittoria assoluta e tra il 1949 e il 1965 ha raggiunto l’obiettivo ben nove volte con, tra gli altri, una straordinaria serie di cinque successi consecutivi dal 1960 al 1965. In attesa di vedere la hypercar che nel 2023 riporterà il rosso Ferrari in prima categoria, è bene fare un breve ripasso (in tre episodi) di tutti i successi francesi del Cavallino.

Le Mans 163, Ferrari 250P

Le Mans 1963, Ferrari 250P (Foto: Archivio Ferrari)

1963, VIVA L’ITALIA. La vittoria Ferrari del ’63 ha un gusto speciale: prima auto da corsa di Maranello con motore posteriore, primo equipaggio tutto italiano (Lorenzo Bandini e Lodovico Scarfiotti). La CSI crea la categoria Prototipi e pone il limite di cilindrata a quattro litri. Maranello partecipa con undici auto, quattri ufficiali e sette private. Nel primo gruppo c’è la nuova 250P a motore posteriore-centrale. Tra i privati ci sono le inedite 330 LMB ancora a motore anteriore. La concorrenza è animata da Maserati (con le 151 aggiornate al V8 5 litri iniezione), Aston Martin (con la DP214 e DP215), Jaguar (con le E-Type Lightweight) e le debuttanti Lola MK6. Ferrari parte con il botto e piazza una scala reale davanti al gruppo degli inseguitori. Willy Mairesse e John Surtees costruiscono progressivamente un grande vantaggio mentre Mike Parkes e Umberto Maglioli, durante la notte, sono costretti a una lunga sosta per un guasto meccanico e rientrano con un ritardo di dieci giri. Scarfiotti e Bandini inseguono al secondo posto. Ma alle 10:45 Surtees rientra per il rifornimento e cambio pilota quando la loro 250P prende fuoco e si ritira. La coppia Bandini/Scarfiotti passa in testa e vince, seconda una GTO, terzi Parkes e Maglioli.

Le Mans 1964, Ferrari 275P

Le Mans 1964, Ferrari 275P (Foto: Archivio Ferrari)

1964, C’È LA FORD (MA NON PREOCCUPA). All’edizione ’64 Enzo Ferrari intende arrivare con massima carica: probabilmente le nuove GT40 non ce la faranno ma il nemico non è da sottovalutare. Il Cavallino porta tre 275P ufficiali e, attraverso la N.A.R.T. e la Maranello Concessionaires, tre 330P. La concorrenza più agguerrita arriva da Ford (con le GT40 e le Cobra Daytona) e da Porsche con le 904. Non va trascurata la presenza dell’Isorivolta con le nuove A3/C motorizzate Chevrolet. Le Ferrari partono davanti e tengono a bada Cobra Daytona, GT40 e Porsche. La 330P di Surtees/Bandini va in testa alla 2nda ora. Maserati insegue bene e riesce a salire fino al terzo posto ma durante la notte la 151 si ritira per problemi elettrici. Tre Ferrari ufficiali corrono davanti a tutti per gran parte della notte, con la 330P di Surtees/Bandini in cima, quarta una Cobra Daytona, quinta una Porsche 904. Alla 12esima ora inizia un valzer di sorpassi e recuperi in un avvincente combattimento con il secondo, la 275P di Vaccarella/Guichet. Questi passano in testa e alle 8 di mattina e piazzano sette giri di vantaggio sulla 330P di Graham Hill e Jo Bonnier. Alla fine vincono con cinque giri avanti.

Le Mans 1965

Le Mans 1965 (Foto: Archivio Ferrari)

1965, L’IRA DI FERRARI, LA 250 LM PRIVATA. Ferrari schiera le nuove 330P2. Il Drake è entrato in conflitto con la Commissione Sportiva per il rifiuto di concedere l’omologazione della 250 LM in classe GT. Perciò le 250 LM dei team privati (ben cinque esemplari) sono iscritte tra i Prototipi. Nelle prime due ore si assiste al ritiro della Maserati Tipo 65: Bonnier riesce a riguadagnare i box ma qui si conclude la presenza del Tridente nella storia della 24 Ore. Durante la terza ora le Ford GT40 MKII sono fuori e le Ferrari 330P2 ufficiali prendono la testa ma iniziano a rallentare dopo il tramonto per problemi ai freni. Durante la notte si costruisce la leadership delle Ferrari private: le 250 LM della NART e la 275 GTB dell’Ecurie Francorchamps viaggiano bene grazie all’affidabilità. Nella mattinata la classifica prende la forma definitiva: alle 10 si ritira la seconda 330P2 (la prima aveva abbandonato nella notte) e alla 23esima ora anche la terza getta la spugna. Masten Gregory e Jochen Rindt, sulla 250 LM della N.A.R.T., tagliano il traguardo dopo aver amministrato un vantaggio di cinque giri. Anni dopo la vittoria verrà rivelato che un terzo pilota, Ed Hugus, ha guidato durante la notte la macchina vincitrice. (Immagine di copertina: Archivio Ferrari)

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  • Ferrari-24-Ore-di-Le-Mans-1964_Nino-Vaccarella_Jean-Guichet-275-P
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