Lamborghini V12, noi ti ricordiamo così

PREPENSIONAMENTO INEVITABILE. La Lamborghini ha mandato in pensione il suo leggendario V12 aspirato nella forma originale. Certo a Sant’Agata Bolognese non intendono rinunciare a un frazionamento che è parte integrante della sua trdizione, ma il futuro sarà inevitabilmente elettrificato e questo tipo di propulsore, in una forma completamente nuova, sta per ripresentarsi sul mercato come cuore di un sistema ibrido plug-in destinato all’erede dell’Aventador, che verrà presentata a marzo.  Ma ripercorriamo la storia del V12 Lamborghini, nato nel 1963 per equipaggiare il prototipo 350 GTV, e via via sviluppato fino a erogare quasi 800 CV. E lo facciamo attraverso le vetture più iconiche del “Toro” emiliano.

Lamborghini Miura motoreGUANTO DI SFIDA. La prima versione di questo motore fu progettata da Giotto Bizzarrini, su commissione del fondatore Ferruccio Lamborghini. La sfida era quella di entrare nel mondo delle vetture sportive, calcando un terreno inesplorato per l’azienda italiana che si era costruita il successo producendo macchine agricole e, in particolare, trattori. E all’origine della decisione di Ferruccio di costruire una granturismo in proprio ci fu la “leggendaria” lite con Enzo Ferrari, motivata dalla presunta debolezza delle frizioni utilizzate a Maranello. Così la Automobili Lamborghini decise di radunare i migliori tecnici automotive italiani del tempo per mostrare che anche a Sant’Agata Bolognese si potevano creare automobili di altissimo profilo. Ecco il motivo del coinvolgimento di Giotto Bizzarrini, famoso ingegnere e imprenditore automobilistico, con il compito di creare un motore V12 capace di tenere test ai modelli più blasonati e potenti della Ferrari.

Lamborghini 350 GTSOFISTICATO GIÀ SULLA 350. Bizzarrini partì da un motore preesistente e creò il primo prototipo di un 12 cilindri di 3,5 litri con bancate a V di 60° e alcune caratteristiche interessanti come la distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata e la lubrificazione a carter secco. La potenza di ben 370 CV era decisamente rilevante per l’epoca. Sebbene quel V12 fosse pensato per diventare il “muscolo cardiaco” di vetture da pista, Ferruccio Lamborghini decise di utilizzarlo per la 350 GT del 1964 (derivata dalla 350 GTV realizzata in esemplare unico), anche se rivisto con un sistema di lubrificazione tradizionale e potenza ridotta a 320 CV. Poi, nel 1966, l’erede della 350 GT, ossia la 400 GT, si presentò al pubblico con un V12 portato 4 litri, ma senza variazioni di potenza.

Lamborghini MiuraTEMPO DI MIURA. E poi, ecco un’altra modifica importante: sempre nel 1966, lo stesso V12 della 400 GT fu montato sulla Miura, però tra l’abitacolo e l’assale posteriore, e in posizione trasversale. Fu aumentata la potenza a 350 CV (e, successivamente, a 370 e 385 CV) e vennero utilizzati quattro carburatori tricorpo, mentre il cambio fu posizionato a fianco dell’albero motore in un unico basamento in alluminio.

Lamborghini Countach LP400 Telaio 0001IL TURNO DELLA COUNTACH. Dopo la Miura, nel 1971, toccò alla Countach montare il V12 Lamborghini. Ma su questo modello il motore fu collocato longitudinalmente per poter ottenere una migliore distribuzione del peso. Inizialmente erogava 375 CV, che arrivarono a 455 nell’ultima versione di 5,2 litri.

Lamborghini LM002DIVAGAZIONE FUORISTRADA. Ma il V12 Lamborghini ha avuto anche trascorsi “offroad” andando a equipaggiare la LM002 del 1986, una vettura che fece scalpore sia perché aveva un aspetto brutale, sia perché era equipaggiata con il motore da supercar dell’ultima Countach, montato anteriormente e leggermente depotenziato a 444 CV. E, all’epoca, nè il concetto di suv, nè, tantomeno, quello di super suv, aveva ancora sfiorato la mente della maggior parte dei progettisti.

Minardi 191B F1 motoreF1 SFORTUNATA. Tra il 1989 e il 1993, il V12 Lamborghini venne utilizzato anche sulle monoposto della massima categoria, anche se, ovviamente, quell’unità aveva poco in comune con la versione di serie. A cominciare dalla cilindrata che, per regolamento, non doveva essere limitata a 3,5 litri. Venne impiegato da Larrousse, Lotus, Ligier, Minardi e anche da una vettura costruita interamente dalla Lamborghini, ma senza mai ottenere risultati di rilievo anche a causa dei pochi mezzi a disposizione delle scuderie. Ma venne anche provato su una McLaren da Ayrton Senna, che rimase molto ben impressionato, ma l’accordo non si concretizzò perché la scuderia britannica, per ragioni politiche ed economiche, decise di utilizzare motori forniti dalla Peugeot.

Lamborghini DiabloL’AVVENTO DELLA DIABLO. Per la Diablo del 1990 il V12 Lamborghini salì a 5,7 litri e a 492 CV. La potenza maggiore fu raggiunta anche grazie alla presenza di un sistema di iniezione elettronica al posto dei carburatori a doppio corpo Weber. E anche nel corso della vita della Diablo il V12 Lamborghini venne evoluto per aumentare cilindrata e potenza, che arrivarono rispettivamente a 6 litri e 550 CV.

Lamborghini MurciélagoIL MILLENNIO E LA MURCIÉLAGO. La Diablo fu sostituita dalla Murciélago e, tra il 2001 e il 2010, il V12 Lamborghini passò di 6,2 litri e 580 CV iniziali, a 6,5 litri e 670 CV. La Murciélago, tra l’altro, è stata l’ultima auto sulla quale questo motore è stato abbinato a un cambio meccanico manuale, che poi venne sostituito da una trasmissione elettronica robotizzata con la selezione dei rapporti tramite palette poste dietro il volante.

Lamborghini Aventador UltimaeADDIO CON L’AVENTADOR. Sulla Aventador, costruita tra il 2011 e il 2022, il V12 Lamborghini di 6,5 litri ha raggiunto le massime potenza, passando dai 700 CV originali ai 780 CV delle versioni Ultimae coupè e Roadster, con le quali ha salutato gli appassionati. E la Casa di Sant’Agata Bolognese, di proprietà dell’Audi dal 1998, ha previsto di investire almeno 1,8 miliardi di euro per elettrificare la sua gamma di supercar. E parliamo di un aumento importante rispetto agli oltre 1,5 miliardi di euro previsti inizialmente. E con l’elettrificazione il V12 aspirato potrà continuare a dare battaglia ai motori Ferrari. Anche in questa nuova dimensione.

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