Maserati Quattroporte: il momento è adesso

Maserati Quattroporte: il momento è adesso

Sulla carta è un’auto d’alta rappresentanza, adatta a scarrozzare nel lusso vip, industriali e top manager. Per gente come di noi Veloce, però, una delle berline italiane più entusiasmanti degli ultimi ottant’anni. Linea affascinante, non a caso frutto della matita ispirata di Pininfarina, motore V8 aspirato da 400 cavalli, telaio sportivo, affilato, ma mai impertinente sulle asperità della strada. C’è della contraddizione in tutto ciò, quando Audi, con le sue S8, BMW Alpina con le B12 e le successive B7 e Mercedes-Benz con le S63 AMG eseguiva a regola d’arte lo stesso “compitino” ma senza entusiasmare altrettanto, anche solo a livello di stile? Forse, ma per chi vede la Maserati Quattroporte non già come l’auto blu italiana per eccellenza ma semmai come la versione stradale di un bolide della serie V8 Superstars, la scelta non dovrebbe essere difficile.

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IN COLLABORAZIONE CON LA FERRARI. Presentata al Salone di Francoforte del 2003, la Maserati Quattroporte quinta serie viene realizzata su una piattaforma a trazione posteriore successivamente utilizzata anche dalle sportive a 2 porte GranTurismo e GranCabrio e, in una versione a passo accorciato, anche dalle Alfa Romeo 8C Competizione e 8C Spider, anch’esse prodotte a Modena. Grazie all’elevata rigidità torsionale di questo chassis è stato possibile offrire alla Quattroporte quel comportamento dinamico che ci si aspetta da un’autentica sportiva. Le sospensioni anteriori e posteriori utilizzano lo schema a 4 ruote indipendenti con quadrilateri alti deformabili realizzati con bracci in alluminio con geometria Antidive e Antisquat per evitare fenomeni di beccheggio in accelerazione e frenata. Il motore è arretrato verso l’abitacolo per ottenere una distribuzione dei pesi quasi simmetrica: al 49% sull’asse anteriore e al 51% sull’asse posteriore. Freni a 4 dischi autoventilanti da 330 mm di diametro, controllo di trazione e stabilità disinseribili e sospensioni semiattive con due configurazioni di risposta, Sport e Normal, con assetto più rigido nel primo caso. Tutto bene? Quasi. Il vero tallone d’Achille della Quattroporte 5a serie è il cambio robotizzato DuoSelect (così detto perché abbina la modalità automatica a quella manuale-sequenziale): è lento e incerto, così da penalizzare la guida veramente sportiva, mentre in manuale è caratterizzato da passaggi di marcia bruschi.

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QUALE SCEGLIERE. Nata con un solo allestimento caratterizzato dalla presenza di serie di numerosi accessori per la sicurezza e per il comfort, con optional di alto livello come l’impianto TV, il telefono veicolare e i rivestimenti interni personalizzati, oltre che con i pacchetti Comfort, Exectuve e Sport, la Quattroporte “rinasce” già nel settembre del 2005, a soli due anni dal lancio, con le versioni Executive GT e Sport GT: la prima riprende gli accessori del pacchetto Executive e in più aggiungeva gli inserti in legno sulla plancia, arricchita da bordi in tessuto color crema e tonalità bicolore per tutto l’abitacolo, oltre alla presenza dei vari inserti cromati lungo la carrozzeria e la calandra con cerchi in lega specifici da 19″ a 9 razze, mentre la seconda è caratterizzata dalle sospensioni irrigidite, dal cambio robotizzato con tempi di cambiata ridotti del 35%, dalle rifiniture interne in carbonio e dagli scarichi modificati. Prestazioni di alto livello, specie rispetto alle rivali tedesche che, Alpina a parte, sono tutte caratterizzate dalla velocità autolimitata a 250 m/h: la Quattroporte arriva a 275 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, nonostante le lacune del cambio. Prima di essere sottoposta a un sostanzioso restyling nel 2008, la Quattroporte beneficia della versione Sport GTS: invariato il motore 4,2 litri, ora però abbinato al cambio automatico ZF a 6 rapporti, debuttano l’assetto irrigidito ribassato di 10 mm all’avantreno e di 25 mm al retrotreno, impianto frenante Brembo a disco co-fusi in ghisa e alluminio, cerchi bruniti a 7 razze da 20 pollici e calandra sportiva. Dentro presenta i rivestimenti Poltrona Frau abbinati agli inserti in Alcantara. Per la Sport GTS prestazioni leggermente inferiori: 270 km/h e 5,6 secondi per lo 0-100 kmh, ma almeno la trasmissione automatica ZF fa il suo dovere e abbina al comfort dei passaggi di marcia una gradevole prontezza sportiva nelle cambiate.

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PREZZI DA SALDO CON TANTE INCOGNITE. La Quattroporte 5a serie è un oggetto ormai raro sulle strade italiane e quei pochi esemplari che si trovano in vendita sui marketplace on-line (una ventina al momento della nostra ricerca) costano apparentemente poco: da 15mila a 30mila euro, con chilometraggi all’attivo piuttosto contenuti, visto che i costi di gestione dell’auto erano e restano piuttosto proibitivi, a cominciare dal consumo, nell’ordine dei 5 km/litro di percorrenza media nelle condizioni d’uso reali. Estendendo la ricerca al territorio UE si arriva a quasi 100 esemplari in vendita, anche a prezzi inferiori (da 7500 euro, ma fino a 49.000 euro) e soprattutto in Francia, Germania e Olanda, tuttavia con tutte le incertezze del caso, anche in termini di affidabilità del venditore ed eventuali garanzie. Si rivaluterà? Possibile e probabile, ma non di molto, almeno a corto e medio termine. Meglio comunque puntare su esemplari dalla manutenzione certificata e senza lavori imminenti da prevedere. I costi potrebbero sfuggire di mano.

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