
Prenota al BMW Group Classic: non te ne pentirai
Moosacher Str.66. Segnatevi questo indirizzo, se mai farete una capatina a Monaco di Baviera per visitare il museo della BMW. Una bella passeggiata di quindici minuti separa il quartier generale della casa tedesca e la collezione permanente delle vetture storiche dai capannoni del BMW Group Classic. Si visitano in piccoli gruppi, solo su appuntamento tre volte a settimana e con prezzi che oscillano tra i 280 e i 340 euro. Non sono pochi soldi, ma sono senz’altro soldi spesi bene, perché è come farsi dare le chiavi di uno scrigno di tesori che quasi si fatica a credere possibili.
“BELVE” A DIR POCO FOLLI. Tanto per fare un esempio, è al BMW Group Classic che bisogna andare per vedere e farsi raccontare, bullone per bullone, cilindro dopo cilindro, quella follia su ruote che è la BMW 750 iL “Goldfish” del 1986, mossa da un poderoso 6.7 V16 con più di 400 CV. Altrettanto stravagante, per usare un eufemismo, è la Z3 Roadster in cui, nel 1996, i tecnici della BMW pensarono bene di installare, non lasciando nel cofano nemmeno lo spazio per infilare un spillo, un enorme V12 (foto sopra). Quel 5.4 gravava in maniera così pesante sull’avantreno che – giura chiunque abbia provato a domarla – la macchina era praticamente impossibile da guidare in curva.
UNA SUV CON UN V12 DA CORSA. Sempre restando in materia di follie su ruote, non è da meno la BMW X5 di prima generazione mossa dal dodici cilindri della V12 LMR con cui nel 1999 la casa bavarese vinse la 24 Ore di Le Mans (foto sopra). E il bello è che, sotto lo stesso tetto, tra tanti altri capolavori di stile e ingegneria, in attesa di essere restaurata di tutto punto sonnecchia proprio l’auto che quell’anno sbancò il Circuit de la Sarthe.

Il BMW Group Classic comprende anche un’officina specializzata nel restauro di auto d’epoca e un piccolo ristorante con numerosi cimeli che raccontano i successi sportivi della casa
C’È ANCHE LA MCLAREN F1. E dove altro sperare di imbattersi, se non qui, in una delle sole 106 McLaren F1 costruite? Fa un certo effetto, a distanza di oltre trent’anni, pensare che grazie agli oltre 600 CV sprigionati dal V12 BMW montato appena dietro l’abitacolo a tre posti la supercar progettata da Gordon Murray fosse capace di toccare i 200 km/h con partenza da fermo in meno di dieci secondi. Di storie così, il BMW Group Classic è pieno. E scoprirle dal vivo è tutta un’altra cosa…
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