#superpickupweek: Hummer H1
L’Hummer H1 è stato mutevole nel corso della sua evoluzione e sebbene la configurazione pick-up non sia tra le più note sin da subito il fuoristrada americano è stato proposto con il cassone. La nascita dell’Hummer come lo conosciamo noi è stata alquanto differente da quella di un’auto normale e risale a oltre dieci anni prima la sua commercializzazione. Più precisamente siamo alla fine degli Anni ’70 quando l’esercito degli Stati Uniti, bisognoso di un nuovo blindato leggero, scelse dopo un’apposita gara d’appalto il progetto sviluppato dall’AM General. Nasceva così l’Humvee, detto anche HMMWV, l’acronimo di High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle, in breve ‘veicolo tuttofare’.
DALL’IRAQ A HOLLYWOOD. Gli anni passano e l’Humvee viene impiegato per la prima volta in un conflitto di rilevanza internazionale nell’invasione di Panama, per deporre il generale Noriega. Ma la vera ribalta mondiale avviene durante la guerra del Golfo. La televisione e il conflitto a fuoco diventano il palcoscenico drammatico-e-perfetto per presentare l’Humvee al grande pubblico, tanto che personaggi come Arnold Schwarzenegger spingono per una versione di serie, affascinanti da quel blocco di metallo squadrato che combatte per l’America. Così nel 1992 arriva la versione non militarizzata, che prende il nome di Hummer H1. L’H1 viene assemblato sulla stessa linea di produzione dell’Humvee per essere poi rifinito nello stabilimento accanto: non muta molto rispetto alla versione da guerra, della quale mantiene le caratteristiche tecniche, mitragliatori e lancia razzi a parte. Non mancano quindi assali a portale, un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio dei pneumatici integrato in vettura e quella particolare disposizione ‘rialzata’ degli organi di trasmissione che a costo di sacrificare gran parte dello spazio interno (occupato dall’enorme tunnel centrale) permettono di ottenere una luce a terra inarrivabile per i fuoristrada civili.
ALPHA. Negli anni furono diversi i propulsori disponibili sull’H1: inizialmente ci fu il granitico Detroit Diesel V8 aspirato da 6,2 e 6,5 litri, un’unità ‘inarrestabile’ ma capace di appena 150 cavalli di potenza massima, davvero poco per le oltre quattro tonnellate di peso dell’H1. Con il passaggio di mano del marchio alla General Motors nel 1998, l’Hummer H1 venne dotato di un V8 Chevrolet da 5,7 litri e di alcune varianti sovralimentate dell’originale motore Diesel, accoppiate a trasmissioni automatiche a tre o quattro velocità. Nel 2001 la GM diede il via allo sviluppo della seconda generazione dell’H1, commercializzata dal 2005 con il nome H1 Alpha. Per ovviare alla cronica mancanza di potenza, gli ingegneri americani ‘infilarono’ nel cofano dell’H1 il motore utilizzato dai pick-up heavy duty del gruppo (come lo Chevrolet Silverado 2500), un 6,6 litri V8 turbodiesel Duramax da 300 cavalli e 700 Nm di coppia abbinato a una più moderna trasmissione automatica a cinque rapporti. Purtroppo il nuovo H1 ebbe vita breve e in risposta alle vendite poco soddisfacenti la General Motors ne interruppe la produzione nel maggio del 2006, dopo appena 729 esemplari. Oggi è una delle versioni di H1 più ricercate sul mercato dell’usato con quotazioni che superano abbondantemente i 100mila dollari.
auto che conosco bene non dimenticando le versioni moderne come; H2 e H3 anche pick up ,auto utilizzata anche film e nei programmi di auto citando affari a quattro ruote stagione 13 episodio 15 b