#superpickupweek: LM002, la Rambo-Lambo

#superpickupweek: LM002, la Rambo-Lambo

Nel 1972 Ferruccio Lamborghini cedette la maggioranza delle azioni della Lamborghini all’imprenditore svizzero Georges-Henri Rossetti; poi, l’anno successivo, nel 1973, il restante pacchetto a René Leimer. Nello stesso periodo, la Casa del Toro cominciò una collaborazione con la Mobility Technology International, azienda che aveva preso parte al progetto XR311: un veicolo militare – da terra – progettato su commissione dell’esercito americano. Il risultato fu un’auto che assomigliava a un buggy, col motore in posizione centrale posteriore. In seguito MTI e Lamborghini ne rielaborano il concetto dando a vita alla Cheetah mossa da un V8 Chrysler da 180 cavalli abbinato a un cambio automatico a tre velocità. Il prototipo venne presentato al Salone di Ginevra del 1977, ma il progetto naufragò dopo poco, sia per le prestazioni poco soddisfacenti del mezzo sia per ragioni legali: la Cheetah era troppo simile al progetto XR311 di cui un’altra azienda (la FMC) aveva i diritti. Ma oramai alla Lamborghini avevano cominciato a pensare seriamente a qualcosa di diverso dalle classiche sportive.

Lamborghini Cheetah

Lamborghini Cheetah

IL MOTORE VA AL POSTO GIUSTO. Così, prima di giungere alla LM002, nel 1981 si palesò la LM001. Che a dire il vero rimase solo ed esclusivamente un prototipo e non vide mai la luce. Come la Cheetah da cui derivava, aveva ancora un motore V8 posto alle spalle dei passeggeri. Nonostante l’imponenza, sulla LM001 non era presente il servosterzo; ma d’altro canto, senza un propulsore a gravare sulle ruote anteriori, il comando era stato ritenuto abbastanza leggero… Ancora una volta, però, proprio la posizione del motore penalizzava le doti dinamiche del fuoristrada. Così il progetto venne nuovamente accantonato fino a quando, a metà anni ’80, i progettisti rielaborarono il tutto optando per una più classica configurazione a motore anteriore; e che motore: stiamo parlando del dodici cilindri quattrovalvole impiegato dalla Lamborghini Countach.

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IMPONENTE. Lunga 4,9 metri, larga 2 e alta 1 e 85, la LM002 non passava certo inosservata, complice pure le linee squadrate e quelle protuberanze del cofano necessarie a contenere il propulsore. A bordo lo spazio è per quattro, con un tunnel centrale a dir poco imponente che non lascia alcun dubbio sulle origini ‘militaresche’ del progetto. Sottopelle, i 450 cavalli del V12 sono trasferiti alle enormi gomme (345/60 R17) da un cambio a cinque rapporti con riduttore e trasmissione 4×4 inseribile, abbinata a tre differenziali autobloccanti (al 25 percento quello anteriore, al 75 percento il centrale e il posteriore). La storia narra che oltre al V12 della Countach, almeno una delle LM002, venne dotata con il motore L804; un V12 da 7,2 litri normalmente destinato alle regate di motonautica offshore, sempre di origine Lamborghini. La produzione della LM002 terminò nel 1992, dopo poco più di 300 esemplari prodotti.

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Un commento su “#superpickupweek: LM002, la Rambo-Lambo”
  • t5457925 ha scritto:

    non mi stupisce della lambo, che pur essendo un progetto valido si e dovuti ripiegare della hummer .chi sa come fossero andate le cose forse la H1 E LA MARCA stessa non sarebbero mai nate

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