Tre generazioni con la febbre del V12: la saga dei Salvioli
Quando cresci nel Modenese è davvero difficile schivare la malattia dei motori. Non ebbe scampo Orazio Salvioli, contagiato irrimediabilmente nel 1967, anno in cui cominciò a lavorare alla Lamborghini per prendersi cura delle più estroverse ed esotiche supercar in circolazione. Dalla passione di Orazio (diventato caporeparto nella fabbrica di Sant’Agata Bolognese e così talentuoso da istruire un certo Valentino Balboni…), da quella del figlio Luca e in seguito del nipote Davide nacque ad iniziò Anni ’90 la Top Motors Salvioli per proteggere quel patrimonio meccanico rappresentato da Miura, Countach, Urraco, Diablo e via dicendo, gloriose vetture che oramai in pochi conoscono nel profondo.

JOIN VENTURE D’ECCELLENZA. Le conoscenze della Top Motors non passarono certo inosservate: dai primi anni 2000 in avanti l’officina creata da Luca cominciò a seguire ogni singolo restauro di Simon Kidston, collezionista, giornalista e rivenditore tra i più rinomati al mondo, con un bagaglio culturale immenso e incredibilmente scrupoloso verso le proprie vetture, destinate o meno a restare con lui. Il legame tra Kidston e Salvioli crebbe esponenzialmente, tanto che tre anni fa l’inglese ha acquistato direttamente la Top Motors, un contratto a metà tra la razionalità e la passione.

PRIMA E DOPO. Il risultato di questa acquisizione l’abbiamo potuto ammirare a Bologna, ad Auto e Moto d’epoca, fiera di risonanza mondiale capace di sfoggiare gioielli mozzafiato. La Top Motors ha brillato in questo contesto: allo stand 26 Luca e Davide Salvioli hanno esposto due Lamborghini Countach LP400 ‘Periscopio’, una in Blu Tahiti completamente restaurata e un’altra in giallo ancora da ultimare, lasciata incompleta per mostrare al meglio la meccanica.

PASSIONI DA TRAMANDARE. Insieme ad esse c’era un V12 (quello della Countach gialla) appena finito di ripristinare, pronto a far muovere nuovamente le spigolose e affascinanti linee della scenografica Lambo. Per finire il motore di una Miura, recuperato di recente e ancora da prendere in mano, così che anche questo V12 torni a far sentire la propria voce. Sono realtà simili che fomentano la passione in questo ventunesimo secolo, mantenendo conoscenze, tradizione e storia di una delle migliori passioni sulla faccia della terra.
























