veloce15 n.27: i fantastici quattro (cilindri)

veloce15 n.27: i fantastici quattro (cilindri)

Narra, un’antica leggenda Himalayana, che un giorno, ai piedi di una montagna innevata ci fosse un viandante che voleva scalarla. La vetta era molto alta, sulla cima faceva molto freddo e il viaggio era molto lungo. Per non morire di freddo e di fame, il viandante aveva bisogno di tanto cibo e di molte coperte. La strada per salire era ripida e il viandante forte. Ciononostante il peso delle cose che doveva portare lo affaticava notevolmente, rallentandone l’andatura. All’improvviso, lungo la strada s’imbatté in un altro viandante, che aveva pensato di scalare la montagna da solo come lui. Accordatisi per dividersi i pesi proseguirono la strada insieme, felici del fortunato incontro: improvvisamente la salita si fece più leggera e la conversazione li aiutò a passare il tempo. Il mattino successivo, seduto pacifico ai bordi della strada trovarono un altro viandante, che pensava di poter affrontare la salita da solo. Sorridendo chiese di potersi unire a loro e si offrì di portare la sua parte di peso. Ormai la vetta non sembrava più così lontana come il primo giorno e i viandanti che avevano cominciato l’ascesa da soli adesso benedivano il destino per l’incontro con i due compagni di viaggio.

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Quella notte nevicò come mai era successo prima e la mattina seguente tutto era bianco e silenzioso intorno alla tenda. I tre viandanti si rimisero in strada, ma la neve era così alta e fresca che sprofondavano a ogni passo. Così, la vetta che il giorno precedente era sembrata ormai a portata di mano, ora appariva irraggiungibile. Senonché, seduto sullo sperone affacciato sull’orizzonte, notarono un altro viandante. Che aveva pensato di poter scalare la montagna da solo e che si era dovuto accontentare di quello sperone. Accortosi dei tre che sopraggiungevano chiese di potersi unire al gruppo, offrendosi di portare la sua parte di peso. E così, grazie a lui, i viandanti che ormai erano diventati quattro non sprofondavano più nella neve fresca perché ognuno portava una parte del peso e poterono arrivare su quella vetta altissima prima del calar del sole. Tornati ai propri paesi d’origine, i viandanti che volevano scalare la montagna da soli, passarono il resto dei loro giorni raccontando questa storia. E di come nella vita, per raggiungere la cima, bisogna farsi in quattro. Questo vale anche quando si è in moto e sotto alla sella si accompagno quattro potenti cilindri. Il nuovo di veloce15 è dedicato proprio a loro le quadricilindriche. Lo trovate qui, buona lettura!

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