Volete la Ferrari 312 PB “mondiale” nel 1972?

Volete la Ferrari 312 PB “mondiale” nel 1972?

APPUNTAMENTO CON LA STORIA. Le sue quotazioni oscillano tra i 14 e i 18 milioni di euro e, nel caso foste interessati, viene catalogata come “lotto 140” nell’asta di Sotheby’s di Villa Erba a Cernobbio, in provincia di Como, che si terrà sabato 20 maggio. Questa  312 PB del 1972 è un’auto meravigliosa, che dominò le competizioni “Sport Prototipi” nella prima metà degli anni ‘70.

Ferrari 312 PBMOTORE DA F1. Aveva un’affascinante carrozzeria aperta ma, soprattutto, era equipaggiata con un motore che ha fatto la storia del Cavallino: il 12 cilindri boxer (anche se tecnicamente sarebbe più corretto definirlo un motore a V di 180°) derivato dal motore utilizzato in F1 e progettato dall’allora giovane e promettente ingegnere emiliano Mauro Forghieri. Cilindrata di tre litri, doppio asse a camme per bancata, distribuzione a carter secco, iniezione Lucas e potenza di circa 440 CV (contro i circa 500 della F1) a un regime di oltre 10 mila giri per affrontare le gare di durata.

Ferrari 312 PBANNO DI GRAZIA 1972. La 312 PB (dove “P” sta per prototipo e “B”, appunto, per boxer) debuttò a Brands Hatch nel 1971 dove giunse seconda con l’equipaggio Ickx-Regazzoni, ma fu l’anno successivo che l’auto si espresse al meglio cogliendo tantissimi successi, ad iniziare dalla prima gara della stagione 1972, la 1000 km di Buenos Aires in Argentina. E proprio con questo esemplare (numero di telaio 0886 e 30 numero di gara) Tim Schenken e Ronnie Peterson tagliarono per primi il traguardo dopo una promettente pole position.

Ferrari 312 PBUN ANNO DA INCORNICIARE. La 312 PB era insomma l’auto da battere, tanto che bissò il successo alla seconda gara, la 6 Ore di Daytona, dove questa volta vinse la vettura guidata da Jacky Ickx e Mario Andretti. Quanto alla “nostra” 0886, l’ultima competizione del 1972 fu la 1000 chilometri del Nürburgring, questa volta con il 3 come numero di gara. Peterson e Schenken conquistarono ancora la pole position e in gara, nonostante la pioggia incessante della partenza, Peterson guidò in modo impressionante distaccando nettamente i rivali, cedendo poi il volante a Schenken al 25° passaggio. A quel punto il vantaggio sui rivali era abissale e il pilota australiano si limitò a portare l’auto al traguardo, ottenendo una vittoria clamorosa. Un trionfo che alla Ferrari valse anche un titolo mondiale che, però, non fu mai in discussione per tutta la stagione. Le auto di Maranello, infatti, vinsero tutte le 10 gare alle quali presero parte, non partecipando solo alla 24 Ore di Le Mans, che fu vinta dalla Matra MS670.

Ferrari 312 PBDAL 1975 NEI MIGLIORI GARAGE. La 3123 PB terminò la sua carriera agonistica l’anno successivo. Nel luglio del 1975 la Ferrari rilasciò un certificato di origine per il telaio 0886 e questa 312 PB venne venduta ad Harley Cluxton, ex pilota NART (la scuderia americana che gestiva l’attività sportiva Ferrari oltreoceano) e proprietario della Grand Touring Cars a Scottsdale, in Arizona. Cluxton la conservò per circa dieci anni, poi la vettura passò di mano ad altri tre proprietari, per approdare nel 1993 nel ricco garage di Robson Walton, il presidente di Walmart, la più grande catena al mondo di supermercati nel canale della grande distribuzione. Nel 1998 la 312 PB venne venduta a un facoltoso collezionista tedesco che la iscrisse ai Ferrari Days di Spa dello stesso anno, dove venne guidata nientemeno che da Jacky Ickx.

Ferrari 312 PBUNA STORIA IRRIPETIBILE. Nel settembre 2005 la vettura cambiò ancora una volta proprietario: il fortunato di turno fu il collezionista britannico Lord Irvine Laidlaw, che la conservò per cinque anni fino a quando venne acquistata dal suo ultimo “angelo custode” nel 2010. Come si vede, una storia invidiabile grazie a un pedigree che poche, pochissime vetture possono vantare: pole position, vittorie, un titolo mondiale e tanti proprietari che l’hanno conservata con passione e amore. Ora non resta che attendere la fine di maggio per scoprire quale sarà la prossima destinazione di questa indiscussa protagonista sportiva degli anni ‘70. E se volete provare ad aggiudicarvela, dovete registrarvi sul sito di Sotheby’s.

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Un commento su “Volete la Ferrari 312 PB “mondiale” nel 1972?”
  • Raytheon ha scritto:

    Scusate, ma la Ferrari che vinse tutte le gare nel 1972 e’ la 312 P del 1972, mentre quella descritta nel servizio e’ la versione del 1973, che e’ diversa da quella guidata da Peterson e Schencken nel 1972.
    Anzi, credo che nel 1973, stagione in cui corse la 312 P descritta nel servizio fotografico e che verra’ messa all’ asta, Schencken fece coppia con Reutemann, e non con Petetson, che infatti non corse nel 1973 per Ferrari, ma solo nel 1972.
    Tant’e’ che l’ ultima foto riguarda la Ferrari 312 P del 1972 originale guidata da Peterson, e si vede subito che e’ un’ altra macchina rispetto a quella messa all’ asta e descritta nel servizio ( vedi carrozzeria, colore, pneumatici Firestone invece che Goodyear).
    In breve, vogliono mettere all’ asta una Ferrari 312 P del 1973, ricostruita alla meglio, facendola passare per una 312 P del 1972.
    Una bella truffa, tra l’altro anche maldestramente supportata dal vostro articolo, bello schifo.

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