
Wagon da collezione? Guarda qua che BMW!
Tutto cominciò con un prototipo: la 325i Allrad. Era il punto di partenza di una storia che avrebbe cambiato per sempre l’approccio alla trazione integrale della BMW. Quella concept sfociò nella 325iX, proposta prima in versione a due e quattro porte, poi – dal 1988 – anche nella variante Touring, la wagon compatta destinata a diventare un’icona per i più attenti estimatori del marchio (e non solo). La 325iX non fu soltanto una delle prime BMW a trazione integrale, ma anche un modello dal DNA sportivo: basti pensare alla vittoria nel Gruppo N del Rallye Monte-Carlo 1988, con l’equipaggio francese Chauche-Barjou. Ma fu anche un oggetto del desiderio per chi cercava un’auto elegante e versatile, perfetta per le stagioni fredde: a fine anni ’80, le Touring della Serie 3 iniziarono a popolare le strade di St. Moritz e Garmisch, contendendo il ruolo alle più blasonate Audi.
LA SVOLTA. Con la 525iX del 1991, BMW cambia passo. La trazione integrale si fa più raffinata, intelligente, sicura. Niente più giunti viscosi: al loro posto un sistema a frizioni multidisco controllate elettronicamente, capace di variare in tempo reale la ripartizione della coppia (di base 36:64 tra anteriore e posteriore), in base a numerosi parametri come la velocità delle ruote, lo stato dei freni, il regime motore e la posizione dell’acceleratore. La risposta è immediata, la guida sicura e neutra anche sul bagnato o sulla neve. La 525iX è anche la prima BMW – fuori dalla famiglia M – a montare un motore a 4 valvole per cilindro, con una potenza di 192 CV. E come da tradizione bavarese, veniva proposta sia in versione berlina che nella più ricercata Touring, con lunotto apribile separatamente.
DA INTENDITORI. Oggi la BMW 525iX Touring è diventata una youngtimer da collezione, ambita da chi cerca qualcosa di diverso dalle solite sportive anni ’90. In molti Paesi, grazie all’età, gode anche di agevolazioni fiscali (dopo 25 anni in Germania, 30 in Italia). Secondo Classic Data, punto di riferimento tedesco per le quotazioni del settore, un esemplare in condizioni eccellenti può toccare i 23.000 euro (20.000 per la berlina). In buono stato ma senza restauro, i valori scendono a 6.000–7.000 euro: numeri ancora accessibili per un pezzo di storia BMW.
E SE LA VUOI PIÙ ESCLUSIVA. Tra le BMW E34, spiccano anche le versioni a otto cilindri: la 530i e la 540i, con valutazioni rispettivamente di 24.000 e 33.000 euro per esemplari da concorso. Ma è la leggendaria M5 a rappresentare il vertice della gamma: il 6 cilindri da 3,5 litri (315 CV) o da 3,8 litri (340 CV) fa lievitare i valori fino a 80.000 euro per la berlina… e a 95.000 euro per la rarissima M5 Touring 3.8.
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