Aston Martin DBS 770 Volante, l’ “Ultimate” della stirpe
NOME OMEN. Il nome non lascia spazio a dubbi o interpretazioni: la DBS 770 Ultimate rappresenta l’ultimo splendido omaggio di Aston Martin nei confronti del suo V12 – destinato ad essere sacrificato sull’altare dell’ “ecologically correct” come il 12 cilindri della Bentley – che in questa configurazione offre una potenza di 770 CV, valore mai raggiunto in precedenza da questo motore. Un regalo per i fan del marchio di Gaydon che, dopo la Coupé presentata nei mesi scorsi, possono ora ammirare la Volante, nome che da sempre distingue le cabriolet di Aston Martin. E se la Ultimate coupé verrà costruita in soli 300 esemplari, la produzione della Volante sarà ancora più esclusiva: appena 199 unità, tutte, al pari della coupé, già sold out.
48 VALVOLE TWIN TURBO. Più nel dettaglio, il V12 5,2 litri sovralimentato di Aston Martin a una potenza che cresce da 725 a 770 CV 6500 giri, associa una coppia di 900 Nm già da 1800 giri per prestazioni da capogiro, con una velocità massima di 340 km/h (la stessa della Coupé) e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi (2 decimi in più della variante chiusa). L’incremento, rispetto al dodici cilindri che spinge la DBS “normale”, è stato ottenuto aumentando del 7% la pressione di sovralimentazione, modificando il disegno dei condotti di aspirazione e rimappando l’elettronica di gestione.
CAMBIA SEMPRE GRAZIE A ZF. La trasmissione, come sempre, prevede un cambio automatico ZF a 8 velocità, comunque velocizzato nelle risposte, e un differenziale meccanico a slittamento limitato (LSD). L’impianto frenante carboceramico ha dischi anteriori da 410 mm e posteriori da 360 mm, mentre lo sterzo ha una taratura più diretta e sportiva. Le migliorie coinvolgono anche le sospensioni adattive (ADS), con una specifica calibrazione degli ammortizzatori per favorire sensazioni e precisione di guida.
CARBONIO A VOLONTÀ. Non sono molte le variazioni estetiche, ad eccezione delle nuove prese d’aria: una nuova a forma di ferro di cavallo sul cofano e quelle integrate nello dello splitter anteriore. Da segnalare anche alcuni dettagli esterni in carbonio, come la cornice del parabrezza o le calotte degli specchi retrovisori o, ancora, il nuovo diffusore posteriore. Sono invece specifici delle Ultimate i cerchi da 21”, che sono disponibili in tre varianti: Full Satin Silver, Full Satin Black o, optional, Satin Black con finitura Diamond Turned. I pneumatici sono Pirelli P Zero da 265/35 R21 davanti e 305/30 R21 dietro.
RACING INSIDE Nell’abitacolo ci sono sedili Sport Plus rivestiti in pelle semi-anilina e Alcantara o in alternativa le sedute Performance, molto più contenitive e profilate. Il logo DBS 770 Ultimate, inciso al laser, si trova sul bracciolo centrale, oltre che sui batticalcagno. Per il resto, come per tutte le Aston Martin, le possibilità di personalizzazione attraverso il programma Q sono moltissime e possono soddisfare anche i clienti più “capricciosi”.
LA MIGLIORE DI SEMPRE. Secondo Roberto Fedeli, ex responsabile tecnico della Ferrari e poi passato al ruolo di Chief Technology Officer di Aston, dopo la sforunata parentesi della Silk Faw la DBS 770 Ultimate celebra al meglio la fine di un’era. “Non abbiamo risparmiato nulla – ha dichiarato – per garantire che la versione finale del nostro attuale fiore all’occhiello sia la migliore in assoluto sotto ogni aspetto”. Concludiamo, più che altro per curiosità, con il prezzo: per le DBS 770 Ultimate Volante era fissato un prezzo di partenza di 337 mila sterline (382 mila euro), mentre per le Coupé era di 314 mila (356mila euro).
