Stealth: Australia e San Marino unite per l’e-bike

John Karambalis ha il pallino dei mezzi militari, lo sanno tutti. Aerei, carri armati, John è affascinato dalle lamiere rivettate, da quel disegno semplice, ma pratico, dall’indistruttibilità che li rende, appunto, vere e proprie armi da guerra. È per questo che, quando nel 2008 decide di fondare un’azienda specializzata in bici elettriche, e arriva il momento di scegliere un nome da darle, non ha dubbi e la chiama Stealth. Electric Bikes, per la precisione. 

MEZZI DA SBARCO. Nonostante tutto questo succedesse dall’altra parte del globo, visto che John è australiano e le bici sono fatte a Melbourne, i suoi prodotti si sono fatti apprezzare subito dappertutto, autorità civili e militari comprese. E non solo per come si presentano, ma soprattutto per come vanno. Un esempio? Prendi la mountain bike elettrica B-52 Bomber, e già il nome è tutto un programma, vuoi sapere cos’ha di speciale? Quella bomba che chiamano motore: picco di potenza 6,2 kW, autonomia 100 chilometri, ma soprattutto 51 kg di peso totale (per non parlare degli 80 km/h di velocità massima). 

INTANTO A SAN MARINO… Le Stealth sono arrivate anche lì, nella minuscola repubblica nel cuore dell’Italia. È così che un certo Giovanni Castiglioni, figlio di quel Claudio che fece grande la Cagiva, se ne innamora. E decide che deve assolutamente partecipare a quest’avventura. Detto fatto, il 23 giugno Karambalis e Castiglioni hanno dichiarato che il matrimonio tra le loro aziende, Stealth e C-Creative, si farà (anzi, è già stato fatto), e che non vedono l’ora di collaborare alle bici che saranno. Siccome poi in cantiere ci sono già le nuove off-road tutte muscoli, oltre che una serie omologata per l’uso stradale, non resta che stare buoni e aspettare. Tanto con il designer inglese Adrian Morton (quello della MV Superveloce, tanto per fare un nome), ne vedremo sicuramente delle belle.