Una 458 Speciale col manuale. Sogno? No, esiste davvero
Sbirciando il profilo Instagram di Modificata, un preparatore con base a Miami, in Florida, il sogno americano assume tutto un altro significato. Già, perché nei pressi delle lunghe spiagge di Magic City, un gruppo di appassionati ha deciso di trasformare in realtà il sogno di tanti proprietari delle supercar del Cavallino: ovvero installare un vero cambio manuale su quegli esemplari o quei modelli che uscirono da Maranello senza il terzo pedale. Dalle 355 passando per la 360 Challenge Stradale fino alla 430 Scuderia, la conversione degli esemplari “con le palette” è possibile, ma Modificata si è spinta oltre realizzando la prima Ferrari 458 Speciale manuale.
UN’ORCHESTRA DA DIRIGERE. Al momento si conoscono poche informazioni sul procedimento richiesto per installare il nuovo cambio e farlo “parlare” con il V8 aspirato da 605 CV e 9.000 giri, ma ciò che è certo è che si trattato di un’operazione tutt’altro che semplice. Se sulle Ferrari più “anziane” esistevano, infatti, delle versioni di serie a tre pedali da utilizzare come base di partenza – pensiamo per esempio alla F430, offerta sia con il robotizzato che con il manuale – è proprio con la 458 e l’arrivo del doppia frizione che gli uomini di Maranello decisero di abbandonare la produzione di supercar manuali. Questo significa per chiunque voglia intraprendere un simile lavoro, partire da un foglio bianco, sia per quanto riguarda la parte meccanica (compresa la sistemazione in abitacolo di leva e pedali), sia per l’elettronica, con la centralina originale priva di impostazioni e settaggi adeguati al nuovo cambio.
SENZA TEMPO. Migliaia di ore e, sicuramente, tanto denaro che Modificata ha speso per un progetto dai grandi frutti: basta guardare questo breve video per farsi venire voglia di saltare a bordo e provare l’emozione di guidare una Ferrari recente in completo controllo, facendo a meno della seppur superba trasmissione doppia frizione. L’evoluzione dei cambi al volante della Ferrari ha visto un rapido e costante avanzamento tecnologico che ha portato in pochi anni ad avere trasmissioni quasi “telepatiche” nell’inserire la marcia desiderata. Ma si sa, quello che è lo stato dell’arte della tecnologia di oggi, tra qualche anno, potrebbe sembrarci meno perfetto. Il manuale è immune a tutto ciò: se di qualità, le sensazioni, il coinvolgimento e la sua visceralità non si batteranno mai.
