Fuori Concorso Turbo: il fischio di gloria

La lancetta del manometro sale, vertiginosamente; la spinta del motore si fa sempre più intesa, il rumore di scarico cambia e abbraccia nuove sonorità più acute e sibilanti: ‘l’esplosione’ è dietro angolo e arrivati in un preciso punto del contagiri, l’auto si lancia in avanti con una forza che fino a quell’istante non avremmo mai immaginato per quella cilindrata o per quel numero di cilindri. Ecco la magia del turbo, quella piccola grande ‘chiocciola’ meccanica diventata diventata celebre nel motorsport e trasformatasi in fenomeno di costume negli Anni ’80, quelli dei rally e delle hothatch, ma anche delle Formula 1 più potenti di sempre. La sovralimentazione con turbocompressore ha reso le auto – sportive e non – via via più veloci ed efficienti, e a quasi mezzo secolo dalle sue prime applicazioni su larga scala è ancora tanto utilizzato quanto elogiato.

SAPORE DI TURBO. Riassumere in poche righe la storia della sovralimentazione sarebbe quasi impossibile, ma c’è chi, invece, è riuscito a farlo dal vivo, in un weekend: è Fuori Concorso, l’evento patrocinato da Larusmiani che dal 2019 riunisce appassionati e collezionisti per celebrare l’automobile e le sue migliori espressioni con esemplari rari e di altissimo valore. E così per l’edizione 2021 (svoltasi tra St. Moritz e il lago di Como lo scorso 2 e 3 ottobre), Fuori Concorso si è ‘calato’ nelle vesti di Fuori Concorso Turbo, nome facile ed efficace per riunire 35 automobili costruite a cavallo tra gli Anni ’70 e i primi 2000 che portano alta la bandiera del turbocompressore. Stilare una vera e propria classifica sarebbe difficile, ecco quindi le cinque nostre auto preferite tra quelle che hanno preso parte a Fuori Concorso Turbo.  

PORSCHE 911 GT1. Se alla sola idea di vederla dal vivo vi sentite emozionati, pensate a che cosa significa ammirarla in movimento sulle strade che collegano l’Engadina e il lago di Como, per di più pilotata dal ex-pilota di Formula 1 Mark Webber: stiamo parlando della Porsche 911 GT1 Strassenversion, la versione omologata per la strada dell’arma di Stoccarda per la 24 Ore di Le Mans. Al centro il boxer sei cilindri 3.2 biturbo raffreddato ad acqua sviluppa 544 cavalli, solo qualche decina in meno della vera auto da competizione. La carrozzeria ricorda vagamente quella delle 911 stradali, lo stesso si può dire per il volante ma le affinità con le Porsche stradali di serie finiscono qua. Le informazioni sulla sua produzione sono imprecise: si dice circa una quarantina di esemplari tra le due varianti ‘muso 993’ e ‘muso 996’.

LANCIA HYENA ZAGATO. Prendi la meccanica di una delle auto da rally più vittoriose di sempre e combinala con l’estro e l’originalità di uno dei più prestigiosi carrozzieri italiani. Il risultato è qui davanti ai nostri occhi e si chiama Lancia Hyena Zagato. Il nome, scelto da Andrea Zagato, rispecchia la forma dell’animale a cui s’ispira: è l’unico con ‘quattro zampe motrici’ e posteriore spiovente. Sotto pelle è una Lancia Delta HF Integrale, la carrozzeria è perfetta espressione dell’idea Zagato di instant classic. Auto sportiva di produzione corrente ma, da subito, considerata da collezione. Oggi è tra le Lancia moderne da collezione più ambite, con quotazioni tra i 250 e i 300 mila euro.

PEUGEOT 205 TURBO 16. Turbo, un elemento così importante della meccanica da meritarsi un posto nella denominazione della vettura. È il caso della Peugeot 205 Turbo 16 che con la 205 di serie nulla ha che vedere: per esigenze di omologazione della 205 da corsa Gruppo B, la casa francese aveva riservato al mercato una versione stradale. La bomba avvolta (neanche tanto) nel velluto è una macchina da corsa con targa che riprende le sembianze di una utilitaria. Sotto alla carrozzeria il motore posteriore-centrale è un quattro cilindri milleotto da 200 cv scaricati a terra dalla trazione integrale permanente attraverso un cambio manuale a cinque marce. Oggi vale almeno 200mila euro, mille per ogni cavallo.

TOYOTA SUPRA. Non ha né la rarità né il palmares della stragrande maggioranza di vetture protagoniste di Fuori Concorso Turbo, ma quale auto potrebbe – nell’immaginario collettivo – rappresentare meglio della Toyota Supra l’amore dei petrolhead per il turbo? L’assetto e il design della Supra di quarta generazione non sarebbero probabilmente mai passati alla storia se non fosse per il suo cuore pulsante, il sei cilindri in linea 2JZ. Al lancio in Europa, la Supra vanta prestazioni da supercar ad alte prestazioni: va da 0 a 100 orari in 4″6 e tocca i 250 km/h autolimitati. Ma è grazie al sei cilindri in linea giapponese che presto nelle officine scoprono come la Supra possa ‘agilmente’ far fronte al triplo della potenza di serie (326 cv) senza richiedere difficili e impegnative modifiche alle componenti interne del propulsore. I video delle Toyota Supra di quarta generazione con più di 1000 cavalli sono ancora famosi su YouTube, ma se volete mettervi in garage un esemplare 100 percento originale, preparativi a spendere cifre a cinque zeri: la Supra ha superato le sue rivali dell’epoca anche in quanto a valore. 

ALFA ROMEO 75 TURBO EVOLUZIONE. Ieri kitsch, oggi terribilmente cool. Un po’ troppo alta, un po’ troppo stretta, ma terribilmente affascinante: in Alfa sono stati dei geni a ‘tirar fuori’ una macchina del genere da un carry-over già spinto, la Giulietta del 1977. Se la 75 nasce con tratti decisi ed aggressivi, la Turbo Evoluzione esagera. Viene prodotta in 500 esemplari e adotta quella particolare configurazione aerodinamica per ottenere l’omologazione al Gruppo A Turismo. Unica colorazione disponibile, Rosso Alfa; tutte con quei cerchi rossi montati su gomme sproporzionatamente strette rispetto ai passaruota allargati. Ufficialmente, ha la stessa potenza della 1.8 turbo standard ovvero 155 cavalli. Un propulsore che rappresenta la risposta, moderna e affidabile, di Alfa Romeo ai sovralimentati per vetture di serie, tra i primi motori turbocompressi a essere dotato di un sistema di auto-limitazione elettronico per evitare il fuorigiri. La 75 Turbo Evoluzione pesa solo 1150 kg e vola: 215 km/h di punta massima e 0-100 km/h in 7″5.

(Foto e immagine di copertina: Andrea Luzardi x FuoriConcorso. Video: Federico Falco x FuoriConcorso)