Quando l’auto lascia il garage. E entra in casa

Dimentica i vaccini, la pandemia e tutte quelle cose da virologo. Qui sta succedendo qualcosa di molto più radicale. Trattasi di mutazione genetica allo stato puro. Da qualche tempo, infatti, le case specializzate nella creazione di mezzi fatti per andare, cosa che ultimamente è diventata complicata, per ‘sopravvivere’ hanno cominciato ad abbandonare il loro habitat naturale (il garage) e si sono ritirate in salotto. Scoprendo che il prodotto che costruiscono da sempre ne contiene anche un altro. È così che le auto sono diventate mobili. 

BENTLEY. A onor del vero gli inglesi hanno lanciato la serie Bentley Home nel 2013. Quindi il “ma tu pensa” non si riferisce all’effetto novità. Ma alla lungimiranza. La collezione 2021 si arricchisce di una serie di new entry. Come il divanetto Ramsey: pensato per sorprendere, visto che il cuscinone sorretto dalla struttura in legno e metallo in realtà sembra fluttuare. Ci puoi abbinare alle poltrone Newent: disegno svasato, ma stessa finitura. E per finire ci sono i tavoli: l’Aldford (con la sua lama di marmo appoggiata su gambe flessuose) e la scrivania Styal (un’onda di legno che si infrange, più o meno, sulla cassettiera). 

BUGATTI. Quando è scoppiato quel che è scoppiato nel mondo, a Molsheim si sono interrogati sui grandi temi della vita. Tipo come ammazzare il tempo, visto che non si può andare in giro con la Chiron. Il frutto di questi pensieri è stato un tavolo. Da biliardo, perché la vita è un gioco. Rivestito in carbonio (perché la cosa non mi sorprende?), in realtà integra un sistema di stabilizzazione che gli permette di rimanere in bolla anche quando ci dovesse essere maretta. Ah, non te l’avevo detto? È un tavolo pensato per essere piazzato sul ponte di uno yacht. Ovviamente non manca il portastecche da muro, con tanto di schermo touch da 13″ integrato per segnare il punteggio. Costo? Se lo chiedi mi sa che non te lo puoi permettere. Comunque sono 250.000 euro, chiavi in mano. 

LAMBORGHINI. Mettiamo che i mobili ce li hai già tutti. Quello che ti manca è una bella cornice che ti dia l’emozione della plancia o dei sedili della tua Lambo, rinchiusa parecchi piani più sotto, causa Covid. Non ti preoccupare, hai bisogno solo di una parete libera, da rivestire con una delle carte da parati della Lamborghini Living Collection. Tinte neutre molto industriali o a contrasto, attraversate da geometrie che sembrano esplosi di prese d’aria. Insomma, tutto quello che ti puoi aspettare dal toro di Sant’Agata. Compresi i nomi delle fantasie: dal Miura Chevron al Murcielago Damask.