LA PRIMA ELETTRICA. Sono passati quasi due anni e mezzo da quando Maserati ha annunciato l’arrivo della gamma Folgore, ovvero della gamma trasversale di versioni elettriche dei suoi modelli. E la vettura prescelta per il debutto è la nuova GranTurismo, che oltre a essere offerta con un motore termico – lo stesso V6 Nettuno della MC20, leggermente depotenziato – è disponibile anche nella variante full electric, Folgore appunto. Onestamente le auto elettriche mi danno la stessa emozione di una riunione di condominio, ma in questo caso bisogna riconoscere a Maserati il merito di tentare una strada tecnica diversa rispetto a quella che va per la maggiore nel campo delle auto a batteria: il cosiddetto pianale a skateboard.
BATTERIA AL CENTRO… Mettere la batteria al centro degli assi è la soluzione che adottano praticamente tutti i costruttori, inclusa Porsche per la Taycan, che anche gli ingegneri di Modena considerano il punto di riferimento di questo segmento ancora molto piccolo. Ovviamente c’è anche una pletora di supercar o hypercar elettriche con quattro motori (uno per ruota) ma si tratta di vetture il cui destino produttivo è ignoto e non verificabile, mentre nel caso della Maserati parliamo di un’auto di serie
…MA AD “H”. Però sulla GranTurismo Folgore, la batteria ha la forma di una “H”, cioé corre tutto lungo il tunnel centrale ma si estende anche sotto i sedili posteriori e nel cofano anteriore. In questo modo i sedili hanno la stessa altezza da terra della versione termica e il peso degli accumulatori è distribuito lungo il centro di gravità dell’auto, che è alta solo 135 cm. Il telaio e la scocca fanno ampio uso di materiali leggeri come l’alluminio e il magnesio, unitamente ad acciai altoresistenziali.
PESANTE E POTENTISSIMA. Tutto questo è stato progettato con lo scopo di massimizzare le sensazioni di guida sportiva e di avere una dinamica di alto livello nonostante i 2.260 kg di peso (quasi 500 più delle due V6). Prima di dirvi se l’obiettivo è stato centrato, ecco qualche altro dato. I motori a magneti permanenti sono tre (due dietro e uno davanti), da 300 kW l’uno, e sono alimentati da una batteria agli ioni di litio da 92,5 kWh lordi (82 kWh effettivi). Alle ruote possono arrivare complessivamente 762 CV e 1350 Nm. Che arrivano a 830 quando si inserisce la funzione boost.
ASSAGGIO IN CIRCUITO. L’architettura elettrica è a 800 Volt, la potenza massima di ricarica accettata arriva a 270 kW e l’autonomia WLTP ufficiale raggiunge i 450 km. Secondo la Casa, la GranTurismo Folgore tocca i 320 km/h, lo scatto da 0 a 100 km/h viene chiuso in 2,7 secondi, mentre per quello da 0 a 200 ne bastano 8,8. Sono numeri impressionanti, dei quali abbiamo avuto un assaggio tra i cordoli del circuito di Vallelunga, nonostante l’asfalto fosse viscido, la temperatura prossima agli 0 °C e la “nostra” GranTurismo Folgore montasse pneumatici estivi. In queste condizioni provare a frenare come si dovrebbe era completamente inutile, dunque ci siamo concentrati su altri aspetti.
ESAGERATA MA GESTIBILE. Che la spinta sia incredibilmente abbondante e che sia facilissimo mandare questa GranTurismo in sovrasterzo ce lo aspettavamo. Ci ha sorpreso invece la capacità della Folgore di comunicare tutte le sue intenzioni e di fare sentire il pilota padrone della situazione, due cose non scontate con queste masse in gioco. All’interno si ritrovano molti elementi già visti sia sulla MC20, sia sulla Grecale e tutto trasuda lusso. I posti sono quattro, quelli dietro quasi comodi e il prezzo di listino parte da 261 mila euro. Per la cronaca, la V6 Modena col V6 da 490 CV ne costa 181 mila, mentre la Trofeo da 550 CV arriva a 226 mila.
