Aston Martin Valhalla: i segreti della nuova ibrida da 1000 CV

Era l’inizio di marzo del 2019, quando l’Aston Martin svelava all’ultimo Salone di Ginevra la Valhalla: frutto dello stesso team di ingegneri che stava progettando l’Aston Martin Valkyrie, la Valhalla doveva esserne la sorella minore, altrettanto capace tra i cordoli, ma un po’ meno estrema e più facilmente utilizzabile su strada. Al centro, appena dietro la vasca in carbonio dell’abitacolo, avrebbe dovuto trovarsi anche un motore completamente nuovo, un V6 elettrificato, ma, come sappiamo, non tutto è andato come inizialmente sperato. Lo sviluppo della Valhalla ha subito diversi arresti e ritardi fino a quando un nuovo team di ingegneri ha preso in mano il progetto modificandolo radicalmente per tramutarlo, questa volta per davvero, in realtà. In occasione della presentazione italiana presso la concessionaria Aston Martin Milano del prototipo della nuova Valhalla, il project manager del progetto Carlo della Casa ci ha raccontato le caratteristiche salienti della vettura e che cosa possiamo aspettarci in termini prestazionali da questa nuova hypercar. 

OTTO VORACI CILINDRI. Conclusa la collaborazione con Adrian Newey e la Red Bull, gli uomini di Aston Martin avevano decisioni importanti da prendere e con la finalizzazione della Valkyrie e l’inizio delle consegne delle vetture ai fortunati proprietari, bisognava anche scegliere che cosa fare della Valhalla: fortunatamente a Gaydon la volontà di costruire una seconda auto a motore centrale era rimasta la stessa, ma sono arrivate tantissime novità che permetteranno (entro l’inizio del 2025) di vedere la Valhalla finalmente su strada. Innanzitutto è stato modificato il suo cuore pulsante: la partnership con Mercedes-AMG ha permesso alla Valhalla di “prendere in prestito” il più raffinato dei propulsori di Affalterbach, il V8 biturbo della AMG GT Black Series. Questo otto cilindri che sulla supercar della Stella eroga 730 cavalli, non ne è soltanto la più potente evoluzione, ma si differenzia profondamente dagli altri 4.0 per la presenza di un albero a gomiti piatto, una caratteristica che gli consente di esprimersi ancora meglio agli alti regimi. Sulla Aston Martin Valhalla possiamo, inoltre, aspettarci ancora più grinta grazie a una completa revisione dei turbo e dell’elettronica di gestione per una potenza del solo motore termico che si attesterà sopra gli 800 cavalli. 

BENZINA ED ELETTRONI. L’elettrificazione del powertrain è rimasta centrale: i motori elettrici sono tre, due dei quali si occupano esclusivamente dell’avantreno, rendendo la Valhalla a tutti gli effetti una trazione integrale con una logica simile a quanto visto di recente sulla Ferrari SF90 Stradale e la Lamborghini Revuelto. Questo significa poter controllare in maniera del tutto autonoma la coppia sulla ruota anteriore destra e quella sinistra con notevoli vantaggi in materia di trazione e motricità in uscita di curva. Il motore elettrico che si trova al posteriore è integrato in un nuovo cambio doppia frizione a otto marce, ma le novità introdotte rispetto al progetto originario non riguardano soltanto la meccanica. Anche la carrozzeria e l’aerodinamica sono state del tutto riviste: ora l’Aston Martin Valhalla ha una presenza scenica ancora più importante grazie a un frontale del tutto ridisegnato che integra una grande bocca dal quale viene incanalata parte dell’aria necessaria a raffreddare il V8 e i motori elettrici; il resto lo fanno le grandi aperture celate appena dietro le portiere (con apertura a farfalla). 

DETERMINATA. Stile e funzionalità si uniscono in linee della carrozzeria eleganti ma risolute. Niente è lasciato al caso e a ogni elemento di design segue anche una funzione aerodinamica, che permette di migliorare l’efficienza complessiva della vettura e aumentarne la deportanza alle alte velocità. L’ingegnere italiano parla di un valore target di circa 600 chili ottenuto attraverso due elementi attivi – lo spoiler anteriore e l’ala posteriore – ma anche e sopratutto un grandissimo diffusore che schiaccia a terra la vettura. L’Aston Martin Valhalla vuole eccellere in quanto a prestazioni e divertimenti di guida senza dimenticare un fattore di usabilità e facilità di guida sempre più caro alle supercar dei nostri giorni. E così le modifiche al progetto hanno riguardato anche la monoscocca in carbonio che si è fatta più grande per ospitare al meglio guidatore e passeggero. Ci si siede, naturalmente, molto in basso, ma una volta a bordo ci si sente immediatamente a proprio agio. L’abitacolo dalle forme essenziali vanta rivestimenti di pregio e ancora tanto tantissimo carbonio. Tutto è lì dove ce lo si aspetta e attraverso due schermi, uno per il cruscotto digitale, uno per il sistema multimediale al centro della plancia, si controllano tutte le funzioni dell’auto. 

COMING SOON. Ma ciò che fa più notizia e farà contenti tantissimi appassionati è che per la Valhalla il tempo tramutarsi in realtà è finalmente arrivato. Conclusa la fase di progettazione, entro la fine dell’anno inizieranno i test dei prototipi su strada. Per quanto riguarda la produzione, la Valhalla non sarà una vera e propria edizione limitata, ma certo è che sarà super esclusiva: la Casa di Gaydon vuole produrne non più di 500 esemplari all’anno. I suoi fortunati proprietari dovranno attendere ancora un po’ per vedersela apparire in garage, ma se fino a poco tempo potevamo addirittura dubitare della sua esistenza, ora lo sappiamo, il Valhalla esiste per davvero: ha 1000 cavalli e uno stile davvero “divino”. Non vediamo l’ora di sentirla in azione!