EV Revolution: 10 anni fa nasceva la Tesla Model S
Era il 28 giugno 2012. La prima vera berlina full electric di lusso nella storia dell’automobile, prodotta in serie e pronta a rivoluzionare le abitudini al volante di molti, arrivava tra le mani del suo primissimo proprietario. L’aveva ordinata quando era ancora un progetto poco tangibile, per l’occasione, ricevette anche le targa TSLA S1. Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX, non aveva dubbi: era lussuosa e pratica come una BMW Serie 5 o un Mercedes CLS, ma, al contrario di queste rivali, avrebbe trovato un posto di rilievo negli annali come era accaduto per la Ford Model T. Affermava che la sua Tesla Model S avrebbe giocato un ruolo importante nella rielaborazione del concetto stesso di vettura e, in fin dei conti, non si sbagliava.
PIETRA MILIARE. “Quest’auto è una pietra miliare”, disse allora il magnate americano mentre levava il morbido telo in tessuto nero che nascondeva il prototipo argentato della Model S, “stiamo accelerando nella corsa all’elettrico per levarci il petrolio di mezzo”. Prima della Model S, erano in molti a chiedersi se un’auto 100 percento elettrica sarebbe stata davvero pratica nell’uso quotidiano. Fino a quel momento — e per svariati anni a venire — le EV erano viste come un giocattolo per ricchi un po’ nerd, affascinati da Apple Watch e impallinati con le diete macrobiotiche. I grandi costruttori automobilistici guardavano questo giovane brand californiano dall’alto verso il basso.
LA MIGLIORE DI SEMPRE. Prima della Model S, ci fu la Roadster. Quest’ultima chiarì una volta per tutte che le vetture elettriche potevano avere senso anche al di fuori dei green di un golf club. La Model S, invece, voleva essere la migliore auto di sempre. E Tesla, nel 2012, non solo dimostrò che una EV poteva essere versatile ed affidabile, ma anche elegante, lussuosa al suo interno e tremendamente veloce. Da un lato era una macchina che vantava un baricentro basso, un assetto discretamente sportivo e linee seducenti; dall’altro era una berlina a quattro porte e con elementi da ammiraglia, in grado di ospitare fino a 7 passeggeri e con un’autonomia — all’epoca — di circa 350 chilometri con il pacco batterie da 60 kWh. Molti miscredenti dovettero rivedere le posizioni espresse in merito fino a quel momento.
CASE STUDY. Concepita con il motore posizionato sull’asse posteriore, adottò presto uno schema con due propulsori, uno per ogni singolo asse. In pochi anni, inizialmente senza concorrenza, la Model S divenne l’auto a zero emissioni più venduta nel suo segmento. I dati del successo giunsero presto nel Vecchio Continente e la Tesla delle meraviglie divenne oggetto di studio e analisi da parte degli addetti ai lavori. Col passare del tempo, così, parecchie Case blasonate intrapresero — inizialmente in sordina — la strada dell’elettrico e si preparano a lanciare la loro ‘anti Tesla‘.
OGGI. Insomma, la Tesla Model S — che oggi nella versione Plaid con tre motori elettrici, è in grado di erogare più mille cavalli e girare al Nürburgring in 7 minuti e 35 secondi nonostante il peso di oltre due tonnellate — è stata uno stimolo per tutto il mercato dell’auto, la scintilla che ha innescato il volano — o forse sarebbe meglio dire gli ioni di litio — per tutte le elettriche d’alta gamma. Se avete un tot di Bitcoin da parte, potete acquistarne una spendendone tre, al cambio attuale.
Tesla Model S Plaid 2022
