#velocepopcorn: di traverso con la BMW 1M

Una lettera, la M. E già siete felici. Sono molte le vetture sviluppate dal nostro reparto BMW preferito da quando prese il là alla fine degli Anni ’70: dalla M1, la capostipite, all’ultima M4 che molto ha fatto discutere (qui per saperne di più), passando ovviamente per le M3 – E30 ed E46 in cima – le M5 – ah, i V10! – le Z3 M e chi più ne ha più ne metta. Ce n’è una, però, a volte ‘dimenticata’ ma che per noi di Veloce rappresenta una sintesi moderna e verosimile della filosofia M, sopratutto in termini di dinamica e piacere di guida: stiamo parlando della Serie 1M Coupé.

TURBO, GIUSTA. Al lancio sollevò più di una critica – ai tempi le ‘M’ erano ancora tutte aspirate – ma con il suo sei cilindri tremila con sistema di compressione M TwinPower Turbo da 340 cavalli – e linea rossa oltre i 7mila – la BMW 1M univa aggressività e compattezza come non ci si aspettava più da una bavarese moderna: le carreggiate allargate di quasi 8 cm ospitavano ‘scarpe’ e freni maggiorati , mentre al posteriore un ‘vero’ blocco variabile del differenziale della ‘M’ insieme a un impeccabile cambio manuale a sei rapporti garantivano tutto quel piacere di guida ‘vecchia scuola’ (si fa per dire) che ci è tanto caro. 

PASSA IL TEMPO, MA È SEMPRE PIÙ RICERCATA. Al lancio costava poco più di 50mila euro e oggi le quotazioni dell’usato non sono molto lontane da quel valore. Segno che questa piccola è una vera belva che ha saputo fare breccia nel cuore di tutti gli appassionati di BMW M. Godiamocela qui sopra in questo commercial del 2011 dove viene spremuta pedal to the metal da qualcuno che ci sa fare. Non ci siamo ancora stancati di rivederlo, anche se quei muri in cemento renderizzati quasi dieci anni or sono oggi fanno quasi sorridere.