#velocepopcorn: Kimi Raikkonen, Portimao 2020
Il pilota finlandese a dispetto dell’attuale quintultima piazza da lui occupata nel Campionato del Mondo di Formula 1 o dei suoi 41 anni, non le manda certo a dire e quando arriva il momento di dimostrare quanto vale lui c’è. Sangue freddo – la norma, per uno soprannominato ‘Iceman‘ – e piede pesante a ricordare che il più anziano – oltre 320 gran premi disputati – rimane sempre il pilota più indicato per salire in cattedra, dare spettacolo e impartire a al resto della ciurma una lezione di grinta, talento e sensibilità.
DA P17 A P6 IN UN BATTER D’OCCHIO. Vediamola così. L’Alfa Romeo C39 non è certamente una monoposto da podio, l’aderenza era ridotta a causa della pioggia leggera che punteggiava parecchi punti del tracciato, Raikkonen montava un treno di soft e davanti a lui c’era il mondo: ma nella prima tornata Iceman ha corso sui binari, mentre quelli intorno a lui faticavano a portare in temperatura le gomme con mescola media e annaspavano come dei novellini.
PIÙ UNICO CHE RARO. Nel giro inanellato a Portimao dall’ultimo pilota in grado di fare vincere un mondiale alla Ferrari abbiamo riconosciuto una Formula 1 di cui forse c’eravamo dimenticati. Per ritrovare un’impresa simile bisogna andare molto a ritroso nel tempo e avere buona memoria. Si, perché per ritrovare una serie consistente di sorpassi a ripetizione e in un solo giro bisogna arrivare a Donington, nel 1993, quando Ayrton Senna – partito dalla quarta posizione in griglia – inghiottì sotto l’acqua battente quattro monoposto – Wendlinger, Schumacher, Hill e Prost – in tre quarti di giro. Il finlandese è un asso. Per chi non lo sapesse, Raikkonen è uno che ha saputo trovare la calma necessaria per addormentarsi nella sua Sauber pochi minuti prima del debutto in un Gran Premio di Formula 1. E finì pure a punti. Qui trovate il video di cui vi abbiamo parlato.
